Tim, Rossi nominato nuovo presidente. In arrivo il nodo rete unica

La nomina dell'economista, ex direttore generale di Bankitalia e presidente dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), è arrivata con l'unanimità del board

ROMA – Un banchiere di lungo corso per il presente e il futuro del colosso italiano delle tlc. Dopo l’aperitivo del Comitato nomine, è arrivata l’ufficialità: Salvatore Rossi è il nuovo presidente di Tim. La nomina dell’economista, ex direttore generale di Bankitalia e presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), è arrivata con l’unanimità del board. Dopo la cooptazione che sarà ratificata nella prima assemblea utile della società. Il titolo ha chiuso con +0,3% a Piazza Affari. Molto probabilmente quindi non prima della primavera 2020, quando ci sarà la maxi riunione sul bilancio. Fulvio Conti si era dimesso il 26 settembre e la reggenza era stata affidata a Michele Valensise, nella sua veste di membro anziano del Consiglio.

Elliott e Vivendi

Mercoledì scorso Rossi, dopo aver ottenuto garanzie sulla autonomia del proprio ruolo, aveva accettato la proposta di lanciare la sua candidatura che aveva incrociato il favore dei principali azionisti Tim. Elliot e Vivendi, dopo la tregua raggiunta nell’assemblea della scorsa primavera, insieme a Cassa depositi e prestiti hanno fatto convergere di fatto sul nome di Rossi le loro indicazioni. Spianandogli la strada alla presidenza. E venerdì 18 era arrivato il via libera dal Comitato nomine.

La decisione

Conti era presidente dal maggio 2018 considerando esaurito, come si leggeva nella nota, che ha accompagnato la sua uscita, “il proprio mandato, alla luce della raggiunta stabilità nel funzionamento del board e di un rinnovato impegno nella creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder della società”. La decisione del manager era stata accolta con soddisfazione da Vivendi. Conti era stato eletto nella lista Elliott, ma da qualche mese si parlava di una sua possibile uscita per favorire l’ingresso nel board di Cdp. Anche in virtù della trattativa per una eventuale fusione della rete in fibra con Open Fiber, di cui la Cassa è socia al 50%.

L’ipotesi fusione

Proprio la fusione – caldeggiata dal governo – sarà uno dei primi nodi che dovrà affrontare il nuovo presidente e su cui si è già espresso anche il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Buffagni: “Spero che la nomina del nuovo presidente Tim – ha sottolineato a margine di un evento a Milano – non risponda a logiche di lottizzazione, ma possa essere utile per far decollare una rete unica delle Tlc che sia nell’interesse del Paese”.

Rossi è il nuovo presidente di Tim

Di certo Rossi dovrà cercare di rimanere figura di garanzia per i due soci, in un clima che l’ad Luigi Gubitosi ha definito “giusto, di costruttiva collaborazione. Si parlano tra loro, mi risulta che ci sia un confronto assiduo”. Prossimo appuntamento per Tim il cda del 7 novembre per i conti trimestrali, dove potrebbe tornare il tema della rete unica.

(AWE/LaPresse/di Alessandro Banfo)

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