Torino: arrestato anarchico Federico Buono, gestiva comunicazione web del gruppo dei Terroristi sudamericani

Un gruppo che negli anni ha saputo mettere a segno ben 115 attentati dinamitardi in tutto il mondo, uccidendo 7 persone e ferendone altre 12

Foto Valentina Camu/LaPresse1

MILANO – Da anni gestiva la comunicazione web del gruppo di eco terroristi sudamericani Its – Individualistas Tendiendo a lo Salvaje. Un gruppo che negli anni ha saputo mettere a segno ben 115 attentati dinamitardi in tutto il mondo, uccidendo 7 persone e ferendone altre 12.

É stato arrestato questa mattina a Torino Federico Buono, 47 anni a luglio, nome storico degli ambienti anarchici torinesi e milanesi. Anche la sua mansarda torinese, dalla quale ultimamente si allontanava di rado, è stata perquisita nell’ambito dell’operazione, che è stata denominata ‘Misantropo’. Un nome che ha preso spunto proprio dall’atteggiamento di Buono, che vestiva in maniera anonima, non aveva amici, saliva sui mezzi pubblici solo se erano vuoti. Parlava con poche persone oltre alla madre e sul web navigava utilizzando una serie di precauzioni per ‘schermare’ le sue attività. Era un target difficile da individuare e pedinare.

Gli uomini della Digos di Milano erano sulle sue tracce dal 2018

L’inchiesta, supportata dal Servizio per il contrasto del terrorismo interno della polizia, ha avuto anche il contributo informativo di intelligence da parte dell’Aise ed è stata coordinata in una prima fase dal capo del pool antiterrismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, e dal pm Leonardo Lesti e poi dal procuratore aggiunto di Torino Emilio Gatti e dai pm Paolo Scafi ed Enzo Bucarelli.

Buono, che percepiva il reddito di cittadinanza, era finito nei guai una decina di anni fa perché era stato trovato con uno zaino pieno di ordigni incendiari a Milano. Gli investigatori sospettavano che stesse progettando con un complice un attentato incendiario nella zona di Lambrate. Entrambi erano però stati assolti dalle accuse nel dicembre 2011. Durante il processo Buono aveva rifiutato l’assistenza di un legale.

Dal 2016 l’anarchico torinese si era avvicinato all’organizazzione sudamericana, nata in Messico all’inizio degli anni 2000 e che aveva come manifesto quello di “distruggere la civilizazzione” e combattere il progresso tecnologico, puntando ad un ritorno alla natura selvaggia.

L’indagine, portata avanti con intercettazioni effettuate con tecniche sperimentali e un lavoro complesso sul web, ha consentito di raccogliere gravi indizi contro Buono. L’anarchico aveva creato il sito web www.maldicionecoextremista.altervista.org (la maledizione dell’eco estremista) e altri due portali analoghi. Lui e altri 4 complici, che vivevano tra Brasile, Argentina, Cile e Messico, amministravano il sito tramite una ‘virtual machine’, un computer virtuale che operava nel dark web e garantiva l’anonimato. La scoperta di questo passaggio di dati ha permesso agli inquirenti di ricostruire gli snodi in quei paesi. Grazie agli esiti delle indagini italiane, trasmesse a Buenos Aires con rogatoria, inoltre, sono stati arrestati in Argentina un padre e un figlio che erano referenti dell’Its per quel paese.

Attraverso questi canali venivano rivendicati e pubblicizzati gli attacchi del gruppo Its. Venivano anche diffusi video e ‘tutorial’ su come fabbricare bombe artigianali e raccolte donazioni in criptovalute tra i simpatizzanti.

Buono non veicolava solo dati ma voleva anche passare all’azione, come rimarca il gip Agostino Pasquariello nell’ordinanza di custodia cautelare. Sono stati trovati durante la perquisizione oggetti utili a costruire un ordigno esplosivo.

(LaPresse)

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