Torino, CioccolaTò solidale con bimbi in ospedale

Milano – Dal 9 al 18 novembre torna CioccolaTò 2018 a Torino. Un’edizione totalmente rinnovata nella forma e nei contenuti promette di stupire – assicurano gli organizzatori – e coinvolgere un pubblico di tutte le età.

Il cuore della kermesse, come da tradizione, è Piazza San Carlo e via Roma, con gli stand degli artigiani, il palco per gli eventi e gli spazi dedicati ai laboratori.

Il cioccolato in tutte le sue forme e varietà sarà protagonista 

Non solo degustazioni, quindi, ma anche cultura legata a un cibo antico e celebrato, formazione per i più giovani sull’educazione alimentare e il pensiero rivolto anche verso i più sfortunati che con un pezzetto di ottimo cioccolato possono ritrovare il sorriso.

Un’edizione carica di contenuti e valore

“Grande attenzione è dedicata all’educazione e alla ricerca della qualità come elemento essenziale, da trasmettere ai più piccoli. Per questo abbiamo già un fitto calendario di prenotazioni da parte di scolaresche che parteciperanno ai nostri laboratori“, sottolinea Guido Napoli, organizzatore e responsabile di Craun&Crest.

“Il cioccolato è un prodotto eclettico, imprevedibile e dalle mille sfaccettature”

Per lavorare nel migliore dei modi il cibo degli Dei è necessario avere le quattro P: passione, pazienza, pratica e perseveranza“, spiega il maestro cioccolatiere e delegato regionale Conpait, Alessandro Del Trotti.

Il programma si divide in tre principali blocchi tematici

“Choco Talk”, “Choco Experience” e “Choco Kids”. Tra i principali appuntamenti, sabato 10 novembre alle 11, il prof. Giorgio Calabrese medico specializzato in Scienza dell’Alimentazione, Docente di Nutrizione Umana e consulente del ministero della Salute dialogherà con il maestro cioccolatiere Guido Gobino sulle proprietà del cioccolato.

Sempre sabato, alle 16, Clara e Gigi Padovani, definiti come la “coppia fondente del food writing” ripercorrono la storia del Cibo degli Dei in Piemonte, prima con Casa Savoia quando la cioccolata calda giunse alla Corte dalla Spagna, poi con il matrimonio tra cacao e nocciola, celebrato per la prima volta a Torino.

Coinvolti grandi chef stellati

Claudio Vicina “Casa Vicina Eataly” Torino, Andrea Larossa “Ristorante Larossa” Alba, Giovanni Grasso e la Pastry Chef Chiara Petracchini “Ristorante La Credenza” S. Maurizio Canavese, Marcello Trentini “Ristorante Magorabin” Torino – sveleranno i loro segreti con Show Cooking di ricette dolci e salate dedicate al Cioccolato e il Cacao.

CioccolaTò, da quest’anno, assume anche una valenza sociale e guarda ai bimbi più sfortunati con progetti di sostegno. La “Nazionale Italiana dell’Amicizia” parteciperà attivamente organizzando i momenti di animazione per famiglie con bambini. Una collaborazione stretta, quella tra Craun&Crest e il presidente Walter Galliano, che vedrà parte del ricavato della kermesse devoluto per la riqualificazione del centro sportivo della Onlus a Falchera.

“La Cittadella dello Sport è un progetto importante, 40mila metri quadrati di terreno da bonificare e ristrutturare dove troveranno casa le persone più fragili, quelle colpite da malattie rare. Un lavoro fatto in onore della piccola Beatrice, mancata lo scorso febbraio, e della sua mamma per andare incontro a tante famiglie che ogni giorno rischiano di sprofondare nell’abisso delle cure per malattie poco studiate”, racconta Walter Galliano, Presidente della Nazionale Italiana dell’Amicizia.

In piazza sarà possibile assistere alla realizzazione di sculture di cioccolato con le forme dei più famosi super eroi, che verranno donate ai piccoli pazienti dell’Ospedale Regina Margherita.

Grazie alla collaborazione con Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato e sponsor tecnico di Cioccolatò, Torino si trasformerà in un laboratorio di cioccolato a cielo aperto con due fabbriche del cioccolato. Una denominata “bean-to-bar” (dalla fava alla barretta) mostrerà in presa diretta tutte le fasi di lavorazione del cioccolato mentre l’altra fabbrica, per onorare la città, produrrà direttamente in loco il famoso gianduiotto piemontese, dalla nocciola al prodotto finito.

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