Torino, ucciso da colpo di pistola: fermato l’ex fidanzato della figlia

Fermato ieri sera a Torino il presunto autore del ferimento mortale di Laurent Radici

Foto LaPresse -

TORINO (LaPresse) – Torino, ucciso da colpo di pistola: fermato l’ex fidanzato della figlia. Fermato ier sera a Torino il presunto autore del ferimento mortale di Laurent Radici, 44 anni, di San Giorgio Canavese. Deceduto il 12 gennaio in ospedale a seguito delle lesioni riportate due giorni prima, quando era raggiunto al volto da un colpo d’arma da fuoco. Le indagini, svolte sotto la direzione della Procura di Ivrea dai carabinieri della compagnia di Ivrea, del Nucleo investigativo di Torino e dagli agenti del commissariato di polizia di Ivrea, hanno consentito di raccogliere elementi sufficienti per ritenere Giuseppe Laforè, detto Alex, 24 anni, di etnia sinti, ex fidanzato della figlia di Laurent Radici, gravemente indiziato del delitto. Nei suoi confronti eseguito un decreto di fermo emesso il 16 gennaio scorso dalla Procura di Ivrea, che ha concordato con le risultanze investigative.

Torino, l’omicidio dopo alcuni screzi

L’omicidio sarebbe maturato in un contesto di screzi dovuti alla litigiosa relazione sentimentale tra il Laforè ed Ellison Radici, figlia di Laurent. Cessata qualche mese fa, dopo circa due anni, e in qualche misura osteggiata da Radici.

Proprio per questo ci sarebbero stati in passato dei diverbi. L’ultimo proprio giovedì scorso, il 10 gennaio, quando intorno alle 13.30 il 24enne si era recato a casa di Radici a bordo di una Alfa Romeo Giulietta di colore bianco. E dopo l’ennesima discussione con Laurent, nel cortile dell’abitazione, aveva sparato alcuni colpi di pistola. Uno dei quali aveva colpito in volto Radici. Da qui prima la corsa in auto al Pronto soccorso di Ivrea e poi il trasferimento al San Giovanni Bosco di Torino. Dove sabato mattina Radici è deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate. Laforè si è invece dato alla fuga, rendendosi irreperibile.

Determinanti per le indagini sono stati i riscontri emersi dall’attività di indagine condotta dagli agenti del commissariato di Ivrea e le immagini acquisite dai carabinieri in alcuni sistemi di videosorveglianza di Montalenghe, Scarmagno, Romano Canavese e Ivrea, nel torinese. Ciò ha consentito di ricostruire i movimenti nei minuti successivi alla sparatoria di Laforè a bordo dell’Alfa Romeo Giulietta. Tutti gli elementi, raccolti mediante attività investigativa tradizionale e tecnica, hanno portato a focalizzare sin da subito l’attenzione sul 24enne abitante a Romano Canavese. Le ricerche condotte dagli investigatori in questi giorni hanno indotto Laforè a costituirsi giovedì sera dai carabinieri della stazione Borgata La Falchera di Torino. Il giovane interrogato negli uffici della compagnia carabinieri Torino Oltre Dora dal procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, dal sostituto procuratore di Torino Fabiola D’errico e dal sostituto procuratore di Ivrea Daniele Iavaron.

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