Tragedia del Mottarone, sale il numero degli indagati: in totale 12 persone e 2 società

Figurano anche Ferrovie del Mottarone e la società Leitner. Contestato ai soggetti indagati anche l'attentato alla sicurezza dei trasporti

Foto Ufficio stampa Polizia di Stato/LaPresse 23 maggio 2021 Stresa - Piemonte, Italia cronaca Precipita la funivia Stresa-Mottarone. Vigili del fuoco e soccorso alpino sul posto. Il cedimento della fune a 300 metri dall'arrivo in montagna. La cabina è precipitata in una zona impervia e boscosaDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

Aumentano gli indagati er l’incidente alla funivia del Mottarone del 23 maggio. Nella richiesta di incidente probatorio figurano infatti 12 persone e due società, la Leitner Spa e Ferrovie del Mottarone srl. Tra le 12 persone ci sono anche i tre indagati già noti: Enrico Perocchio, Luigi Nerini e Gabriele Tadini, quest’ultimo ai domiciliari. 

Oltre ai tre indagati già noti e alle due società, figurano tra gli indagati anche Seeber Anton, attualmente presidente del Consiglio di amministrazione della Leitner e Martin Leitner, consigliere delegato. Indagato anche Peter Rabansen, “dirigente/responsabile dell’assistenza clienti Leitner e delegato per l’ambiente e la sicurezza relativa agli impianti a fune”. E’ quanto si legge nella richiesta di incidente probatorio firmata dalla procuratrice Olimpia Bossi. Indagato anche Rino Fanetti, “il dipendente Leitner spa che in data 22 novembre 2016 ha eseguito la testa fusa della fune traente uperiore della cabina 3″, cioè la cabina caduta il 23 maggio alla funivia del Mottarone, provocando la morte di 14 persone e il ferimento del piccolo Eitan. Nella richiesta di incidente probatorio figurano indagati anche i legali rappresentanti di alcune società attraverso le quali Leitner spa svolge la manutenzione dell’impianto, “ordinaria e straordinaria presso l’impianto a fune Stresa-Alpino-Mottarone”.

Agli indagati è contestato a vario titolo anche il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, oltre a quello di omicidio colposo e lesioni colpose. 

Le parti

“Salutiamo queste richieste positivamente, a tutela di tutte le parti. Da parte nostra non possiamo che raccogliere con soddisfazione il fatto che si proceda in queste forme e il fatto che vengano coinvolti tutti gli enti e i soggetti potenzialmente coinvolti”. Così Armando Simbari, legale del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, a proposito della notizia dell’aumento degli indagati (12 persone e due società) e della richiesta di incidente probatorio firmata dalla procuratrice Olimpia Bossi e dalla pm Laura Carrera. Simbari è anche il legale della famiglia paterna di Eitan: i genitori del bambino sono tra le 14 vittime della strage del 23 maggio. “Gli accertamenti e i processi si fanno per questo, per capire dove sono le responsabilità, nella pienezza del contradditorio tra le parti – aggiunge il legale -. Il mio ruolo come rappresentante del minore e dei componenti della famiglia è quello di essere presente e dare supporto all’ufficio della procura perché le indagini vengano fatte in maniera completa e tempestiva”.

“Ce lo aspettavamo ed era abbastanza necessario per garantire tutto e tutti” commenta l’avvocato Marcello Perrillo, legale del caposervizio alla funivia del Mottarone Gabriele Tadini.

LaPresse

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