Trieste, sparatoria in questura: due agenti uccisi, fermati i due aggressori

MILANO – Due agenti di polizia sono rimasti uccisi in una sparatoria all’interno della questura di Trieste, mentre un terzo è stato ferito alla mano: tutto è accaduto in una manciata di minuti, nel pomeriggio, trasformando in tragedia un accertamento di routine su due sospettati per un reato. Le vittime sono l’agente scelto Pierluigi Rotta e l’agente Matteo Demenego, di 34 e 31 anni.

Gli aggressori sono due fratelli di Santo Domingo, di 29 e 32 anni, che erano stati portati in questura per accertamenti relativi a una rapina avvenuta alcune ore prima. I due dominicani, Alejandro Augusto Stephan Meran e Carlysle Stephan Meran, hanno chiesto di poter andare in bagno e, come è prassi quando si tratta di fermati, sono stati accompagnati dagli agenti.

Improvvisamente è nata una colluttazione

Uno dei due malviventi, sembra il più giovane, che avrebbe problemi psichici, è riuscito a prendere la pistola a uno dei poliziotti e ha cominciato a sparare, colpendo i due agenti e ferendoli a morte, ferendone un terzo alla mano, in modo lieve, prima di essere bloccato con il fratello. La tragedia ha sconvolto la città di Trieste e le forze dell’ordine, che si sono strette tutte intorno alla polizia in una giornata drammatica.

Il sindaco, Roberto Dipiazza, proclama il lutto cittadino

Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha lasciato in fretta Udine dove stava partecipando a un convegno, ha fatto sapere che l’intera regione “si stringe attorno alle famiglie dei due agenti uccisi e si unisce al lutto cittadino proclamato dal sindaco di Trieste”.

Immediatamente sono partiti da Roma il capo della polizia, Franco Gabrielli, con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per stringersi intorno alle famiglie dei due agenti e portare la loro vicinanza agli uomini della questura. (LaPresse)

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