Trump rompe il silenzio sull’aborto: pro life, ma no alla legge Alabama. Migliaia in strada

La destra religiosa punta invece a rimettere in discussione la storica sentenza Roe V. Wade

AFP / Nicholas Kamm in foto il Presidente USA Donald Trump

WASHINGTONDonald Trump rompe il silenzio sull’aborto dopo l’approvazione di leggi restrittive in Alabama e Missouri. “Sono fortemente pro-vita”, ha scritto il presidente Usa in un tweet, parlando però di “tre eccezioni, cioè stupro, incesto e protezione della vita della madre”. “La stessa posizione adottata da Ronald Reagan”, ha aggiunto il tycoon.

La linea del presidente Trump sull’aborto

La questione dell’aborto sarà al centro della campagna per le prossime presidenziali Usa del 2020 e Trump, dunque, assume posizione: pro life, ma contro la legge approvata questa settimana in Alabama, che vieta l’aborto anche nei casi di stupro e incesto. Poi lancia la sfida in chiave elettorale: “La sinistra radicale, con l’aborto a lungo termine (e peggio) sta implodendo su questo tema. Dobbiamo restare insieme e vincere per la Vita nel 2020. Se siamo sciocchi e non stiamo UNITI, tutti i nostri risultati per la vita per cui abbiamo combattuto duramente potranno scomparire rapidamente”.

Proteste contro la legge Alabama

Migliaia intanto si preparano a scendere in strada in Alabama a favore dei diritti di scelta delle donne e contro la legge ‘Alabama Human Life Protection Act’, detta anche HB314. Le proteste in quattro città, cioè la capitale Montgomery, Birmingham, Anniston e Huntsville. “Le persone dovrebbero avere il diritto di prendere le decisioni migliori per il loro corpo senza l’ingerenza dello Stato”, scrivono su Facebook gli organizzatori.

La legge anti-aborto è stata approvata anche in Missouri

Dopo l’Alabama, anche il Missouri ha approvato questa settimana una legge anti-aborto, vietando l’interruzione di gravidanza a partire dall’ottava settimana. Mentre Georgia, Ohio, Mississippi, Kentucky, Iowa e North Dakota – Stati repubblicani – avevano già adottato in precedenza delle leggi che vietano l’aborto a partire dal momento in cui può essere rilevato il battito cardiaco del feto.

Gli obiettivi del movimento pro vita

L’obiettivo del movimento pro vita è ora quello di spostare la discussione sull’aborto dal livello statale a livello nazionale, portando il dibattito alla Corte suprema. La destra religiosa, incoraggiata dall’ingresso nella Corte suprema di due magistrati nominati dal presidente Usa Donald Trump (Neil Gorsuch et Brett Kavanaugh), che hanno fatto oscillare il tempio del diritto nel campo conservatore (cinque giudici su nove), punta a rimettere in discussione la storica sentenza Roe V. Wade che nel 1973 legalizzò il diritto all’aborto. È in virtù di questo pronunciamento che le leggi restrittive approvate a livello statale dovrebbero essere rapidamente bloccate dai tribunali.

Cosa prevede la legge Alabama

In base alla legge approvata dall’Alabama, la più restrittiva degli Usa sull’aborto, l’interruzione di gravidanza è vietata sempre tranne in caso di pericolo di morte per la madre e sono previste pene fino a 99 anni di carcere per i medici che pratichino ugualmente l’aborto. La legge approvata dal Missouri, invece, vieta ai medici di praticare le interruzioni volontarie di gravidanza dopo l’ottava settimana, cosa per cui vengono previste pene fino a 15 anni di carcere, con eccezioni anche in questo caso solo per le emergenze mediche e non per le vittime di stupro o incesto.

(LaPresse/AFP)

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