ANKARA (AWE/AFP) – “Siamo assieme nella Nato e poi cercate di accoltellare il vostro partner strategico alle spalle. Può una cosa del genere essere accettata?”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, facendo riferimento agli Stati Uniti e alla disputa legata al pastore americano detenuto in Turchia, che ha portato al crollo della lira. “Agite da una parte come partner strategico, ma dall’altra sparate proiettili nel piede del vostro partner strategico”, ha aggiunto parlando ad Ankara.
La verità di Erdogan
“Non siamo al punto di affondare ed essere finiti. La dinamica dell’economia turca è solida, forte e sicura, continueremo così”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Aggiungendo che la Turchia sta affrontando un “assedio economico”. E che i movimenti valutari costituiscono “un attacco contro il nostro Paese”.
Il terrorismo economico sui social media contro la Turchia
Dopo che il presidente americano Donald Trump ha raddoppiato le tariffe su acciaio e alluminio turchi, Erdogan ha detto ai turchi di non preoccuparsi e ha criticato il “terrorismo economico” sui social media. Promettendo che la magistratura prenderà le misure necessarie per colpire gli speculatori. Il ministero dell’Interno, ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu, ha lanciato un’indagine su 346 account di social media per “condivisioni provocatorie”.
