Tutti con Casalino. Conte: fiducia nel mio portavoce. Di Battista dal Sudamerica: Se i tecnici ci ostacolano vanno cacciati

Di Battista: "O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro. Dove sta la violenza in tutto ciò?"

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 11-10-2017 - Roma Montecitorio. Manifestazione del Movimento 5 stelle contro il Rosatellum. Nella foto Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico Vincenzo Livieri - LaPresse 11-10-2017- Roma News M5S demonstration at Montecitorio

ROMA – Giuseppe Conte lo ha difeso. E Alessandro Di Battista pure. Tutti con Rocco Casalino.

La difesa di Conte

“La diffusione dell’audio è una violazione gravemente illegittima ha sostenuto il premier. –Tradisce fondamentali principi costituzionali e deontologici. Chiarito che trattasi di un messaggio privato, mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti. Ribadisco la piena fiducia nel mio portavoce”.

L’intervento di Dibba

Meno istituzionale l’intervento di Alessandro Di Battista. “Siamo onesti, Casalino ha sbagliato. Non si mandano audio del genere in privato ai giornalisti. Certe cose vanno dette pubblicamente e con orgoglio! Le persone ci hanno votato proprio per questo – ha dichiarato Dibba. – Se i tecnici nei Ministeri ci mettono i bastoni tra le ruote prendendosi poteri che non gli competono vanno cacciati all’istante. Semplice”.

“Vanno cacciati”

Il grillino che non è stato calato nell’arena del governo è ancora in Sudamerica. Nonostante i chilometri che lo separano da Roma i suoi interventi non sono mancati.  Quando c’era da ‘bacchettare’ la Lega perché troppo lontana dalla dottrina penta-stellata lo ha fatto.

E con il loro guru della comunicazione sotto attaccato ha deciso di farsi sentire immediatamente: “O trovano i soldi per il reddito di cittadinanza (come li hanno trovati per le banche) o si trovano un altro lavoro. Dove sta la violenza in tutto ciò? Violenza è il sistematico tradimento della volontà popolare. Violenza è trovare denari per il Tav, per le banche, per le guerre di invasione mascherate da missioni di pace e dimenticarsi della povera gente. Violenza è utilizzare i giornali non per informare ma per bloccare ad ogni costo un movimento perché quel movimento – ha concluso Di Battista – vuole cancellare i finanziamenti pubblici all’editoria”.

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