Tv, su Sky Arte domani in prima visione ‘Kate Moss: la nascita di un’icona’

La cronaca di un successo, arricchito dalle testimonianze di coloro che ne hanno accompagnato l'ascesa

PRESS ASSOCIATION Photo credit should read: Ian West/PA Wire

MILANO (LaPresse) – Andrà in onda in prima visione assoluta e in esclusiva su Sky Arte (canale 106, 120 e 400 di Sky) domani, venerdì 21 settembre alle 21.15, il documentario ‘Kate Moss – Nascita di un’icona’.

Su Sky il documentario che ripercorre i primi passi di Kate Moss

Seguendo il filo rosso delle sue copertine e delle sue sfilate, il film diretto dalla regista e giornalista Nicola Graef ripercorre la carriera di Kate Moss dagli anni Ottanta. Da quando a soli 14 anni viene scoperta da un’agenzia di modelle, agli anni Novanta, quando segna la scena come musa di Calvin Klein. Fino ai giorni nostri dove le sue foto campeggiano ancora sulle strade di New York e Parigi.

Le incredibili testimonianze raccontano la nascita di un’icona della moda

La cronaca di un successo, arricchito dalle testimonianze di coloro che hanno accompagnato la sua ascesa. Come la creatrice Vivienne Westwood secondo cui Kate Moss “ha un temperamento punk” e il fotografo Peter Lindbergh che ne sottolinea l’aspetto “cool”. Per scoprire come una top model sia diventata un’immagine onnipresente nell’immaginario pubblico mondiale.

“Ha poco seno, le gambe storte e i denti irregolari”, racconta l’esperta di moda e autrice di Kate Moss Style Angela Buttolph nel documentario. Eppure dall’alto del suo metro e 72 Kate Moss si è alzata a livello delle più grandi top model. Facendosi largo tra le Naomi Campbell e le Claudia Schiffer e spodestando di fatto le mannequin più glamour degli anni Ottanta.

I contributi speciali

Oltre Westwood e Lindbergh, intervengono nel documentario: il fotografo Albert Watson, l’esperto di storia della moda Kohle Yohannan, il collezionista Christian Boros, l’artista Daniele Buetti, il giornalista di moda Colin Mc Dowell, lo stilista Andreas Kronthaler, il regista Mike Figgis, il pittore Chuck Close, l’esperto di arte contemporanea Jean-Paul Engelen, l’artista Yang Yong e il presidente di Yves Saint Laurent Beauté Renaud De Lesquen.

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