Tv8, da lunedì Bruno Barbieri conduce ‘Cuochi d’Italia’

I protagonisti della nuova edizione sono 20 cuochi professionisti internazionali, che hanno trovato in Italia la loro nuova patria

Foto Carlo Lannutti/LaPresse

MILANO – Con nuovi ingredienti tutti da scoprire, torna su TV8 dal 6 gennaio, dal lunedì al venerdì, alle ore 19.30 l’appassionante sfida Cuochi d’italia nella nuova versione il campionato del mondo, una produzione originale Banijay Italia. Novità assoluta di questa edizione 2020 è chef Bruno Barbieri alla conduzione, confermatissima, invece, la giuria composta dagli chef Cristiano Tomei e Gennaro Esposito. Al centro della scena le migliori cucine etniche in Italia. Se fino ad oggi abbiamo visto i Cuochi D’Italia affrontarsi a suon di ricette tipiche delle regioni italiane, con il nuovo anno, il programma varca i confini nazionali. Per farci assaporare i migliori piatti e sapori di tutto il mondo.

I partecipanti

I protagonisti della nuova edizione sono 20 cuochi professionisti internazionali, che hanno trovato in Italia la loro nuova patria. E lavorano in ristoranti che propongono i patti originari della loro cultura gastronomica. Attraverso la preparazione dei piatti tipici delle loro terre, gli sfidanti racconteranno i segreti della loro cucina, storia e cultura di provenienza.

Il regolamento

In ogni puntata, due cuochi che rappresentano altrettanti Paesi, si sfideranno in una doppia manche. Le prime 10 puntate sono sfide ‘dirette’ di andata e ritorno tra due cuochi, che si confrontano prima su un piatto tipico di un Paese e poi su quello dell’altro. Al termine della ‘contesa’ viene incoronato il vincitore di puntata.

I giudici

Nelle successive 5 puntate, ritroviamo i vincitori del primo turno, che si sfidano in due manche. Nella prima, il concorrente che ‘gioca in casa’ porta un ingrediente tipico del proprio Paese. Al quale i due giudici Gennaro Esposito e Cristiano Tomei aggiungono ulteriori ingredienti a sorpresa. Nella seconda, invece, sarà l’avversario a proporre, con le stesse modalità, un ingrediente simbolo della propria terra di appartenenza.

(LaPresse)

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