VICENZA – Un matrimonio diventato un incubo. Le violenze, le minacce. Gli allarmi mai ascoltati e i provvedimenti dei giudici non rispettati. Poi l’epilogo, tragico, atteso. E’ accaduto nel Vicentino, zona industriale di Lonigo. Un 40enne ha ucciso la moglie ed è fuggito per poi spararsi in bocca.
Il dramma
E’ nel Vicentino che un uomo ha ucciso la moglie per strada a colpi di pistola per poi salire in macchina e scappare. I carabinieri si sono messi sulle sue tracce monitorando un’area molto ampia. Poi hanno trovato l’auto, con all’interno l’uomo che si è sparato un colpo di pistola in bocca. Per l’uomo è stata dichiarata la morte cerebrale.
Il protagonista di questa drammatica storia è Zoran Luivanovic, 40enne serbo, evaso lo scorso luglio dagli arresti domiciliari, provvedimento necessario dopo la denuncia per violenza sulla moglie. All’uomo era stato anche notificato il divieto di avvicinamento a lei e alla sua abitazione di Orgiano.
I provvedimenti restrittivi passati
Il 40enne era infatti stato spesso violento con quella che avrebbe dovuto essere la compagna di vita e che, invece, era il suo bersaglio preferito. Dopo una serie di soprusi e aggressioni, l’uomo era stato obbligato a lasciare quella casa che per sua moglie era diventata teatro di un incubo infinito. Era andato così a vivere a Lonigo ma il suo atteggiamento non era mai cambiato. Perché, nonostante l’esistenza del provvedimento del giudice, quelle aggressioni verbali e soprattutto fisiche non erano mai mancate. E allora ecco scattare un provvedimento più grave, quello degli arresti domiciliari. Tutto inutile.
La ricostruzione
Perché le forze dell’ordine avevano perso le tracce del 40enne da ormai due mesi. Stava probabilmente pianificando l’ultimo atto, quello estremo, perché non avrebbe mai potuto accettare l’allontanamento forzato (e giusto) dalla moglie. Così ha studiato i suoi movimenti fino a sorprenderla sulla strada che la stessa percorreva per andare a lavoro. Secondo la ricostruzione i due si sono affrontati e ne sarebbe nata una furibonda lite fino a che l’uomo ha esploso vari colpi di pistola. La donna è morta sul colpo mentre l’omicida sarebbe prima scappato a piedi e poi, definitivamente, in auto. Quindi si sarebbe sparato in bocca. L’uomo, trasferito in elicottero all’ospedale di Padova era stato ricoverato in gravissime condizioni, con poche speranze di sopravvivenza. Quindi la dichiarazione di morte cerebrale da parte dei medici.