Ucraina, Draghi al Senato: “Riaprire i negoziati”

Foto Ettore Ferrari / LaPresse / POOL Ansa Nella foto: Mario Draghi

NEW YORK – L’Italia presenta all’Onu il piano di pace composto di quattro tappe che il Ministro degli esteri, Luigi Di Maio ha illustrato al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Il documento nato dalla collaborazione tra la Farnesina e l’esecutivo, prevede il “cessate il fuoco a combattimenti ancora in corso; definizione di una forma di neutralità di Kiev; risoluzione delle questioni territoriali; nuovo accordo sulla sicurezza in Europa”.

Sicurezza alimentare

Intanto il nostro Paese, per bocca del ministro degli esteri, Luigi Di Maio ha spiegato che in un momento così travagliato “la sicurezza alimentare è una priorità di lunga data della politica estera italiana. La comunità internazionale deve lavorare in modo coordinato per centrare la sicurezza alimentare per tutti”.   

Il cessate il fuoco

Nel riferire al Senato in merito alla guerra tra Russia e Ucraina, il premier, Mario Draghi ha spiegato che “per evitare che la crisi umanitaria continui ad aggravarsi bisogna raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e far ripartire con forza i negoziati: è la posizione dell’Italia ed è un’aspirazione europea che ho condiviso con il presidente Joe Biden durante la mia recente visita a Washington”. Intanto da Mosca giunge la notizia dell’espulsione di 24 diplomatici italiani quale ritorsione per l’espulsione di funzionari russi. Così come accaduto alla Francia (34 i diplomatici espulsi) e alla Spagna (27): “L’Italia – dicono dalla Fernesina – prende atto della decisione di Mosca e “chiede con forza un immediato cessate il fuoco”. Nell’incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha espresso “preoccupazioni di sicurezza” sull’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia.

Il sì all’Ucraina dall’Ue

Il premier Mario Draghi ha anche spiegato che “l’Italia si muoverà a livello bilaterale e insieme ai partner europei e agli alleati per cercare ogni possibile opportunità di mediazione. Ma dovrà essere l’Ucraina, e nessun altro, a decidere che pace accettare. Anche perchè – ha continuato – una pace che non fosse accettabile da parte dell’Ucraina non sarebbe neanche sostenibile. A fine giugno si terrà il Consiglio Europeo, nel quale affronteremo anche la questione dell’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Come ho già detto in Parlamento – ha concluso – l’Italia è favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea”.

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