Ucraina: militari italiani in Lettonia per rafforzare la presenza della Nato sul fronte Est

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse 10/07/2023 Riga, Lettonia Politica La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Guido Crosetto, ministro della difesa, in Lettonia per il Vertice NATO DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili
Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse 10/07/2023 Riga, Lettonia Politica La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Guido Crosetto, ministro della difesa, in Lettonia per il Vertice NATO DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Riga (Lettonia), 24 dic. (LaPresse) – Dimostrare la capacità e la determinazione della Nato nel rispondere solidalmente alle minacce esterne lungo il confine orientale dell’Alleanza. È quanto assicurato dalla presenza del contingente militare italiano nella base di Camp Adaz, a circa 30 km da Riga, in Lettonia. A seguito del summit di Varsavia del luglio 2016, l’Italia con il Task Group Baltic prende parte al dispositivo NATO di 4 Battle Group multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation (Canada in Lettonia, Germania in Lituania, Regno Unito in Estonia e Usa in Polonia). Le tensioni internazionali hanno spinto i Paesi Baltici e della Polonia a chiedere all’Europa maggior attenzione sul fronte est dell’Alleanza. Così la NATO ha ritenuto opportuno rafforzare la propria presenza sul fianco est dello spazio euro-atlantico, varando una misura di enhanced Forward Presence (eFP) che contempla lo schieramento di quattro Battlegroup rispettivamente in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, alimentati a cura delle Framework Nation, supportate dagli altri alleati. Si tratta di una misura di natura difensiva, proporzionata e pienamente in linea con l’impegno internazionale della NATO, che intende rafforzare il principio di deterrenza dell’Alleanza.

“Il contingente italiano qui contribuisce al rafforzamento del fianco est dell’Alleanza – ha detto il comandante del contingente, il tenente colonnello Pasquale Lanni -. È un modo responsabile per contribuire all’Alleanza, dimostrando agli alleati la nostra presenza e il nostro supporto. C’è un’integrazione anche con la popolazione civile molto bella”. Attualmente sono schierati in teatro operativo oltre 200 unità, di cui 9 donne. Sono 160 i mezzi terrestri.

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