Ucraina, Toti: “Pace obiettivo auspicabile ma ora abbiamo il dovere di combattere”

"Alcune brevi considerazioni che spero possano far riflettere chi oggi è sceso in piazza per la pace".

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 12 Maggio 2021 Roma (Italia) Cronaca : Veglia per Israele e la pace in Medioriente a Portico D’Ottavia Nella Foto : Giovanni Toti Photo Cecilia Fabiano/ LaPresse May 12 , 2021 Roma (Italy) News : Demonstration in solidarity of Israel and for peace in Middle East In The Pic : Giovanni Toti

“Alcune brevi considerazioni che spero possano far riflettere chi oggi è sceso in piazza per la pace. La pace infatti è un obiettivo più che auspicabile, ma non da sola. La pace senza se e senza ma, che non distingue tra aggredito e aggressore, la pace a prescindere dai valori che la accompagnano può diventare addirittura un disvalore. Esistono infatti motivi e valori per cui combattere diventa non solo un diritto, ma un dovere”. Lo scrive su Telegram il presidente della Liguria, Giovanni Toti.  “Se nel 1939 il mondo libero avesse scelto il pacifismo, qualsiasi cosa anziché la guerra, oggi l’Europa sarebbe un continente egemone della follia nazista – aggiunge Toti -. Se oggi siamo un continente libero lo dobbiamo ai ragazzi sbarcati e morti in Normandia, non a chi avrebbe tollerato la sopraffazione hitleriana piuttosto che imbracciare un fucile”. Toti sottolinea inoltre che “la stessa cosa potremmo dire per l’Italia: se ogni 25 aprile festeggiamo la Liberazione, lo dobbiamo ai tanti giovani e meno giovani che hanno combattuto e ritenuto che la pace senza democrazia fosse qualcosa di inaccettabile. Potrei andare avanti a lungo: se le Nazioni Unite non fossero scese in guerra, oggi la Corea sarebbe unificata sotto la dittatura sanguinaria del Nord che minaccia il mondo con le sue atomiche. Senza le battaglie, talvolta cruente, dell’African National Congress di Nelson Mandela, oggi un pezzo d’Africa sarebbe forse in pace, ma la pace della segregazione razziale. ‘Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant’: dove fanno il deserto, lo definiscono pace, scriveva Tacito”. “Vale allora come oggi: la pace senza libertà, la pace degli aggressori, la pace purché sia, il piegarsi al sopruso e alla dittatura purché tacciano le armi non può essere un valore del mondo libero. Viva la pace, quella vera, per la quale è un dovere talvolta combattere”, conclude.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome