Ucraina, Zelensky a Bruxelles: con Macron-Scholz assente Meloni

La premier italiana non era al tavolo con i due leader europei ma oggi potrebbe avere un bilaterale con il presidente ucraino

In foto Volodymyr Zelenskyy AP Photo/Andrew Kravchenko

di Fabio Fantozzi

Bruxelles non c’è ancora la conferma ufficiale, per ragioni di sicurezza, ma ormai la notizia è nota a tutti. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarà nella capitale delle istituzioni europee per partecipare al vertice dei capi di Stato e di governo e a una seduta straordinaria della plenaria del Parlamento europeo alle 10 del mattino.

La visita segue quella a Londra, dove il presidente dell’Ucraina ha incontrato il premier Rishi Sunak e il re Carlo, e a Parigi, dove il leader ucraino ha visto il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Qualche critico ha fatto notare l’assenza della premier italiana nell’incontro parigino, ma fonti diplomatiche hanno ricordato che non tutte le volte che si riunisce l’asse franco-tedesco senza l’Italia si debba parlare di sconfitta, anche perché a margine del Consiglio europeo la presidente Giorgia Meloni avrà un bilaterale con il presidente ucraino e non è escluso anche un incontro con Macron.

Ai leader europei, a cui finalmente ha fatto visita, dopo il suo viaggio di dicembre a Washington per incontrare il presidente americano Joe Biden, Zelensky porta l’appoggio al suo piano di pace, la richiesta di nuove sanzioni e di nuove armi, tra cui i jet. Il premier britannico non ha escluso un futuro invio di caccia in Ucraina: “Nulla è fuori discussione”, ha detto nella conferenza stampa con Zelensky. Per sottolineare la sua richiesta, il presidente ucraino, nel corso del suo intervento al Parlamento britannico a Westminster Hall, ha regalato il casco di un pilota ucraino allo speaker della Camera dei Comuni, spiegando che si tratta del casco di un pilota di successo sul quale si trova una scritta che recita le seguenti parole: “Abbiamo la libertà, dateci le ali per proteggerla“. “Confido che questo simbolo ci aiuti nella nostra prossima coalizione, la coalizione degli aerei”, ha detto in allusione alla precedente cosiddetta ‘coalizione dei tank’, parlando di “ali per la libertà”. Senza i jet dall’Occidente nella guerra si creerebbe “un ristagno che non porterà a nulla di buono”, ha ribadito poi dopo la visita alla base militare di Lulworth, nel sud-ovest dell’Inghilterra, dove si stanno addestrando militari ucraini. Il presidente ucraino ha aggiunto che in questo momento, oltre ai jet, le priorità sono i carri armati e i missili a lungo raggio. “Sono molto grato che la Gran Bretagna ci abbia finalmente ascoltato al riguardo”, ha rimarcato.

Il Consiglio europeo di oggi vorrebbe un ulteriore passo anche sulla questione dei beni congelati russi, che potrebbero essere utilizzati legalmente per la ricostruzione in Ucraina. “E’ abbastanza difficile perché stiamo lavorando duramente con esperti, leader, partiti politici e nel G7, e la presidenza giapponese è pronta a lavorare sodo su questo”, ha affermato un alto funzionario Ue. E poi c’è la questione di scovare e punire i responsabili del crimine di aggressione e dei crimini di guerra. Anch’essa sul tavolo dei leader.

©LaPresse 

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