Ue bacchetta Salvini-Di Maio, che attaccano: eurocrati eletti da nessuno

AFP PHOTO / Tiziana FABI

Roma, 15 mag. (LaPresse) –

Se governo giallo-verde sarà, la relazione tra Roma e Bruxelles diventerà complicata. Lo si capisce ascoltando le parole di tre diversi esponenti della Commissione europea, e leggendo un editoriale del Financial Times, vangelo delle élite finanziarie, secondo cui con Lega e M5S “i barbari sono scesi a Roma”.

Dall’ Europa il messaggio arriva chiaro e tondo. Uno dei vicepresidenti della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha sottolineato che “l’approccio alla stabilità finanziaria deve rimanere nel corso attuale, riducendo gradualmente il deficit e riducendo gradualmente il debito pubblico”.Dombrovskis, insomma, ha ricordato che Roma si è impegnata ad abbassare, poco a poco, deficit e debito. “E’ molto chiaro – ha sottolineato l’ex premier della Lettonia – che nell’attuale periodo di crescita economica l’Italia deve mettere il suo debito su una traiettoria discendente”, ha aggiunto il commissario, durante un evento organizzato dalla testata ‘Politico’ a Bruxelles.

Un altro vicepresidente della Commissione, Jirki Katainen, ha ricordato che la prossima settimana la Commissione pubblicherà le raccomandazioni economiche annuali per gli Stati membri. Sarà interessante leggere le considerazioni sull’Italia. Di certo, comunque, i commissari continueranno a chiedere di ridurre debito e deficit. Lo stesso Katainen, ex premier della Finlandia, ha sottolineato che è proprio questo “l’approccio” che la Commissione mantiene, “indipendentemente dal Governo che ci sarà”. “E’ lo stesso di Mattarella che durante durante il processo di formazione del Governo ha enfatizzato la necessità di mantenere gli impegni europei”, ha aggiunto il commissario.

Infine, il commissario che si occupa di migrazione, il greco Dimitris Avramopoulos, ha detto di “sperare” che con il prossimo esecutivo “non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria”, cosa difficile viste le posizioni della Lega al riguardo. E infatti il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, ha risposto a muso duro, sottolineando che “dall’Europa arriva l’ennesima inaccettabile interferenza di non eletti”. “Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo – ha tuonato il leader leghista – ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti”.

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