Governo, Colle in fase di attesa. Chiusa finestra urne a luglio

Roma, 15 mag. (LaPresse) –

Sergio Mattarella sceglie la strategia dell’attesa e si affida alla coscienza dei partiti.

Qualche altro giorno, che ormai sembra evidente potrebbe significare anche lunedì prossimo, superando così il week-end, che Lega e Movimento 5Stelle hanno deciso di dedicare alla consultazione online sulla piattaforma pentastellata Rousseau e al referendum in piazza che il Carroccio terrà con tanto di urne e gazebo. Il capo dello Stato quindi aspetta.

“Quando siete pronti fatemi sapere”: frase che mostra tutta la sua irritazione per come i Luigi Di Maio e Matteo Salvini stanno trattando questa crisi di governo. Una tabella di marcia incerta, senza scadenze, che però allontana sempre di più il voto a luglio. Si farebbe ancora in tempo tecnicamente il 29, qualora fallisse la trattativa tra Di Maio e Salvini, ma a quel punto sarebbe davvero difficile per i due avanzare qualsiasi pretesa. Insomma, sarebbe Mattarella a dare le carte, visto che il cerino si sarà già consumato nelle mani dei due leader. E a quel punto sarebbe sfilato dal cassetto del suo studio il governo neutrale, congelato e non cancellato.

L’agenda del presidente in questi giorni è libera: non ci sono impegni pubblici, quindi ogni momento potrebbe essere buono per accogliere, si spera, una risposta definitiva e positiva da parte dei due partiti. Certo le dichiarazioni del leghista sull’Europa non avranno fatto piacere al presidente, che comunque ha deciso di mantenere le distanze e non intervenire in nessun modo.

Il Colle invece ha dovuto far sentire la sua voce e mettere un freno alle dichiarazioni, ormai a ruota libera, di Giulio Sapelli, premier per un giorno. “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha posto alcun veto o diniego sul professor Sapelli per la semplice circostanza che nessuno, né prima né durante le consultazioni, gli ha mai proposto, direttamente o indirettamente, il suo nome”, ha precisato l’ufficio stampa del Quirinale, dopo che l’economista aveva tirato in ballo il capo dello Stato che “sapeva” della sua candidatura da parte della Lega. E’ stato “l’asse Mattarella-Di Maio, prono all’Europa, anzi a questa Europa, alla Ue così com’è” a farlo escludere, ha rincarato il docente. Sapelli parla anche di un incontro a Dogliani “domenica scorsa” (Mattarella si trovava in provincia di Cuneo sabato) tra il presidente e Siniscalco, ministro dell’economia secondo il governo Sapelli: “Lo ha lodato, dicendogli che era l’erede di quella gloriosa tradizione piemontese eccetera eccetera. Domenico ovviamente era in brodo di giuggiole”.

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