Ue, Calenda: “No ai Paesi che non rispettano lo stato di diritto”

Le dichiarazioni dell'esponente dem nel corso di una manifestazione elettorale organizzata dal Pd

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Carlo Calenda

ROMA“Non si può consentire che in Europa ci siano Paesi come la Polonia e l’Ungheria che si prendono le nostre delocalizzazioni e aboliscono lo Stato di diritto. Se rispettate lo Stato di diritto e non fate dumping sociale restate, se no andate con Putin. Non esiste un club che non fa rispettare le regole”. Lo ha detto Carlo Calenda oggi a Monfalcone (Gorizia) nel corso di una manifestazione elettorale organizzata dal Partito democratico.

La necessità di avere una democrazia forte

“Noi dobbiamo avere democrazia forte – ha spiegato l’ex ministro – perché i prossimi trenta anni saranno difficilissimi: abbiamo investito sull’innovazione tecnologica ma non sulla formazione delle persone. La formazione dovrà essere meno puntata sulle competenze e più puntata sulla capacità di apprendere e cambiare. Dobbiamo imparare a rischiare”.

La linea dell’ex ministro Calenda

Per Calenda “il punto è se le persone come noi si alzeranno e combatteranno, non solo se andranno votare ma se sapranno mobilitarsi. Questo è un momento in cui bisogna essere patrioti, ma – ha concluso – il patriottismo è prima di tutto serietà”.

(LaPresse)

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