Ue, Letta: “Eliminare diritto di veto e voti all’unanimità”

"Vi mando un grande saluto, vi mando un grande in bocca al lupo, per il vostro lavoro, per quello che state facendo, per il congresso e soprattutto per la vostra battaglia politica" .

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Nella Foto: Enrico Letta

MILANO – “Vi mando un grande saluto, vi mando un grande in bocca al lupo, per il vostro lavoro, per quello che state facendo, per il congresso e soprattutto per la vostra battaglia politica. Una battaglia politica che stiamo tutti insieme facendo in Europa, in un momento drammatico della storia europea, della storia del nostro continente. In questi anni, negli anni che abbiamo dietro alle spalle, abbiamo lottato per cambiare l’Europa”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nel video di saluto inviato per la Conferenza di Syriza, partito greco di sinistra. “Io credo – ha aggiunto – che la sfida di questi tempi ci debba spingere a fare il passo verso un’Europa che elimini il diritto di veto e i voti all’unanimità, un’Europa che ci renda tutti più in grado di portare avanti i valori che condividiamo, i grandi valori di democrazia, di libertà, di solidarietà. Siamo insieme in questa battaglia. Seguiremo con grande attenzione i risultati del vostro lavoro e sono sicuro che insieme cambieremo ancora meglio e ancora di più quest’Europa. Buon lavoro”.

“Abbiamo lottato – ha sottolineato il segretario del Pd – a partire da due Paesi che hanno vissuto, la Grecia e l’Italia, in modi diversi ma con la stessa intensità momenti di grandissima crisi e di grande difficoltà. Abbiamo lottato per cambiare l’Europa: in parte ci siamo riusciti. Next Generation EU è sicuramente il frutto di una battaglia politica e culturale per un’Europa diversa, un’Europa della solidarietà, un’Europa in cui la dimensione sociale sia più forte della dimensione finanziaria. Oggi dobbiamo fare l’Europa della pace, oggi dobbiamo fare l’Europa attore globale, perché la pace sia una realtà e non semplicemente un’aspirazione o una parola. Insomma, dobbiamo fare l’Europa”.

LaPresse

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