Un incubo giudiziario durato 13 anni, annullata la condanna per il maresciallo Alfonso Bolognesi

Era accusato di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa

CASTELVOLTURNO – Completamente riabilitato ora potrà rindossare la divisa di carabiniere con i gradi di maresciallo. E’ finito l’incubo per Alfonso Bolognesi l’ex comandante della stazione di Pinetamare arrestato con l’accusa di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa. Ad assisterlo è stato l’avvocato Raffaele Crisileo. Il sottufficiale nei vari gradi di giudizio affrontato era stato condannato complessivamente a quattro anni di reclusione. Recentemente già la prima sezione del tribunale sammaritano, presieduta da Giovanni Caparco lo aveva assolto da un altro processo che riguardava ipotesi di corruzione in relazione a degli omessi controlli al Bar Tropical situato sul litorale domitio che deteneva delle macchinette videopoker ritenute illecite dalla Procura. E’ stata quella sentenza completamente assolutoria (in cui Bolognesi aveva addirittura rinunziato al beneficio della prescrizione) che ha aperto la strada alla revisione del processo La procedura si è svolta dinanzi alla Corte d’appello di Roma – 4 Sezione Penale in cui c’è stata una totale rivisitazione dell’istruttoria con la nuova escussione dei collaboratori di giustizia e che ha completamente stravolto, annullato e revocato tre gradi di giudizio e una condanna a quattro anni di carcere, tre dei quali passati dal maresciallo nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere e l’ultimo anno in affidamento in prova. Ora il maresciallo Alfonso Bolognese, molto provato da una vicenda giudiziaria durata 13 anni, conosciutissimo nell’ hinterland casertano, intende andare fino in fondo chiedendo non solo il reintegro in servizio e il comando di una stazione carabinieri ma anche il risarcimento danni per l’ingiusta detenzione patita per ben 4 anni.

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