Unicredit: rafforza partnership con Allianz. Conti sopra target, ma IV trim. in perdita

Unicredit chiude il 2021 con risultati oltre le attese, con un utile netto sottostante a 3,9 miliardi, ma con l'ultimo trimestre in perdita.

Foto LaPresse - Stefano Porta

MILANO – Unicredit chiude il 2021 con risultati oltre le attese, con un utile netto sottostante a 3,9 miliardi, ma con l’ultimo trimestre in perdita. Proprio nel giorno dei conti, poi, Piazza Gae Aulenti ha anche annunciato un accordo che potenzia la partnership col gruppo assicurativo tedesco Allianz.

Unicredit archivia il 2021 sopra la guidance, con un utile di 1,5 miliardi , che era in perdita nel 2020, ma con l’ultimo trimestre in rosso per 1,4 miliardi. L’utile netto sottostante di 3,9 miliardi ha superato la guidance di 3,7 miliardi, i ricavi totali ammontano a 18,0 miliardi e i costi a 9,8 miliardi Il ceo di Unicredit Andrea Orcel parla di “eccellenti risultati del 2021”, che sono “il frutto delle incisive azioni intraprese durante l’anno, del progressivo emergere della nostra cultura aziendale, della dedizione dei dipendenti e della continua fiducia dei nostri clienti”. E sottolinea: “Abbiamo superato i target dell’anno per ricavi, costi e utile netto sottostante, producendo un RoTE del 7,3 per cento e una considerevole generazione organica di capitale”.

Unicredit ha in previsione dividendi per gli azionisti “mai così alti nella storia della banca”, assicura il ceo: una “considerevole remunerazione degli azionisti per circa 3,75 miliardi di euro, con una proposta di dividendo in contanti per circa 1,17 miliardi e riacquisti di azioni per circa 2,58 miliardi”. E’ sempre Orcel a parlare: “riconfermiamo l’impegno ad aumentare in misura significativa i rendimenti dei nostri azionisti senza compromettere la nostra robusta posizione patrimoniale”. E gli analisti di Equita SIM fanno notare che la proposta di distribuzione ordinaria per 3,75 miliardi di euro è al 13% della capitalizzazione di mercato.

Sul fronte della solidità patrimoniale “pur considerando tale distribuzione, abbiamo concluso l’anno con un CET1 ratio pro-forma del 14,13 per cento”, dice Orcel per cui “questi risultati sono il preludio di quello che il nostro modello a basso assorbimento di capitale ci permetterà di conseguire nel 2022 e oltre a beneficio di tutti i nostri azionisti”.

Anche l’accordo che UniCredit e Allianz hanno firmato nella bancassicurazione riguardante Italia, Germania, Europa Centrale e orientale, per l’ad “segna un passo avanti nell’attuazione del nostro piano, è una testimonianza di ciò che può essere realizzato attraverso una vera, forte ed efficace partnership”. E – evidenzia sempre il banchiere – è un esempio di come intendiamo razionalizzare le nostre joint venture e massimizzare i benefici di tutte le partnership future”.

In tema di risiko l’ad di UniCredit in conference call dopo i conti, interpellato sull’M&A, ha risposto che le operazioni “devono accelerare ciò che facciamo” nei nostri piani e per essere fatte “non devono avere interferenze con la distribuzione di capitale ai nostri azionisti nei prossimi due anni”.

In pratica in casa Unicredit “si valutano tutte le opportunità in tutti i mercati in cui ci troviamo e le operazioni si possono fare se stanno in questi criteri”. Il ceo è chiaro: “Con queste condizioni potremo entrare in data room e valutare operazioni, fare queste valutazioni non significa chiudere le transazioni’. “Abbiamo già tanto valore da creare nel nostro gruppo – ha rimarcato – e l’asticella per le operazioni di M&A è elevata”.

Sull’ipotesi di M&A in Russia con Otkritie Bank, alla luce delle tensioni sull’Ucraina, il ceo ha chiarito che la banca ha fatto “i primi step di due diligence, ma per il contesto geopolitico abbiamo deciso di ritirarci”. Unicredit, comunque , “resta in Russia, Il titolo di piazza Gae Aulenti ha chiuso la giornata a Piazza Affari senza particolare colore cedendo lo 0,19% a 13,7460 euro per azione.

LaPresse

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