Unimpresa: “Nel dl Dignità ci sono norme che non incentivano l’occupazione stabile”

"Gli obiettivi prefissati dal decreto dignità appena approvato dal consiglio dei ministri purtroppo non saranno raggiunti. Le norme proposte dal governo non incentivano l'occupazione stabile". Lo dichiara la presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando il decreto dignità approvato lunedì dal governo

LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

MILANO (AWE/LaPresse) – Unimpresa: “Nel dl Dignità ci sono norme che non incentivano l’occupazione stabile”. “Gli obiettivi prefissati dal decreto dignità appena approvato dal consiglio dei ministri purtroppo non saranno raggiunti. Le norme proposte dal governo non incentivano l’occupazione stabile”. Lo dichiara la presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando il decreto dignità approvato lunedì dal governo.

Le dichiarazioni della presidente di Unimpresa

“Limitare il lavoro precario attraverso un ritorno al passato con le proroghe dei contratti a termine. Con le sue causali e, soprattutto, prevedendo una maggiorazione dei costi previdenziali a ogni proroga. Da una parte va nella direzione di far crescere il costo del lavoro a termine rispetto a quello a tempo indeterminato. Ma dall’altra contribuirà non poco a far riemergere il contenzioso sugli stessi contratti a termine e a scoraggiare le imprese ad assumere”, continua Ferrare. Per “limitare il lavoro precario e favorire l’incremento del lavoro stabile, il lavoro a tempo indeterminato deve costare molto meno di quanto costa attualmente attraverso l’introduzione di sgravi strutturali sul costo del lavoro sia in termini fiscali che contributivi”, sottolinea la presidente.

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