Usa-Corea del Sud, Trump nega di aver ordinato lo stop alle esercitazioni

Il vertice del tycoon con Kim si è concluso senza alcun progresso verso l'obiettivo di Washington di portare Pyongyang a rinunciare alle sue armi nucleari

US President Donald Trump speaks during a press conference following the second US-North Korea summit in Hanoi on February 28, 2019. - The nuclear summit between US President Donald Trump and Kim Jong Un in Hanoi ended without an agreement on February 28, the White House said after the two leaders cut short their discussions. (Photo by Saul LOEB / AFP)

WASHINGTON – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha negato di aver ordinato la fine delle principali esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud. Come concessione al leader totalitario della Corea del Nord Kim Jong-un.

Il summit tra Trump e Kim Jong-un

Le precedenti manovre su larga scala – mirate a mantenere le truppe pronte in caso di conflitto con la Corea del Nord – sono state accantonate poco dopo il summit di Trump la scorsa settimana con Kim ad Hanoi.

Esercitazioni militari, Trump ritratta

Trump ha negato che esistesse un collegamento: “Le esercitazioni militari, o giochi di guerra come le chiamo io, non sono mai state nemmeno discusse nel mio incontro con Kim Jong-un”, ha twittato. Trump ha però fatto notare su twitter che “costa troppo agli Stati Uniti, troppi soldi per avere quei ‘giochi’. Specialmente dal momento che non siamo rimborsati per l’enorme costo”.

Le relazioni tra americani e sudcoreani irritano la Corea del Nord

Ci sono quasi 30mila soldati americani di stanza in Corea del Sud, e le loro esercitazioni annuali con decine di migliaia di soldati sudcoreani hanno fatto irritare la Corea del Nord. Che afferma di avere le prove che si sta preparando un’invasione.

Mentre Trump ha escluso il ritiro delle truppe statunitensi, si è ripetutamente lamentato del costo delle esercitazioni. Descrivendole in una conferenza stampa ad Hanoi come “molto, molto costose”.

Il vertice di Trump con Kim si è concluso senza alcun progresso verso l’obiettivo di Washington di portare Pyongyang a rinunciare alle sue armi nucleari.

(LaPresse/AFP)

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