Vaccini, Figliuolo: “A luglio immunità di gregge al 60%”

Promessa mantenuta anche se in ritardo: le 500mila dosi giornaliere così come programmato dal nuovo Commissario all’emergenza Covid generale Figliuolo sono state raggiunte. Ora si parte con le inoculazioni alle altre fasce d’età

ROMA – Vaccini: al via le altre fasce d’età che riceveranno la prima dose e, promessa mantenuta, anche se in ritardo: le 500mila dosi giornaliere così come programmato dal nuovo Commissario all’emergenza Covid generale Figliuolo, infatti, sono state raggiunte. Ora si parte con le inoculazioni alle altre fasce d’età che con l’arrivo di altre 17 milioni di dosi previste per questo mese dovrebbero permettere una ulteriore accelerata. Grazie alle 30 milioni di dosi del prossimo mese di giugno (incluse le seconde somministrazioni), inoltre, si dovrebbe rispettare il piano di Figliuolo che prevede per fine luglio l’immunità al 60% e per settembre l’80. Ma molto dipende non solo dalle consegne dei vaccini ma anche dalla logistica di ogni Regione.

L’ottimismo

Seguendo tale linea di procedimento, non dovrebbero sopraggiungere ulteriori ritardi o riduzioni nelle consegne dei vaccini. Con l’avvio della campagna massiva già nella seconda parte del mese in corso con la prossima si partirà con l’apertura della cosiddetta ‘fascia parallela’ che prevede le somministrazioni al disotto degli over 65 che in queste ore si stanno già sottoponendo alla vaccinazione. Poi sarà la volta delle grandi aziende grazie ai 732 punti vaccinali che andranno a dare manforte alla rete già in essere.

L’accelerata

Insomma l’accelerata sembra aver preso il proprio passo che prevede ad horas la vaccinazione alle grandi aziende grazie ai 732 punti vaccinali che andranno a dare manforte alla rete già in essere. In contemporanea si procederà alla fascia d’età 55-59 anni: in alcune Regioni si sono già aperte le prenotazioni come in Lombardia dove si stanno prenotando i cittadini nati dal 1962 al 1971 e nel Lazio con la fascia d’età  40-49 e i fragili under 60, ovvero quei “i cittadini di categoria 4 che dispongono di un’esenzione per malattia cronica ossia affetti da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Per ora si lavora all’ultimazione delle fasce 60-69 anni e 70-79, quelle maggiormente a rischio, con la quasi copertura di quella degli ottantenni.

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