Vaccini, Figliuolo: “L’obiettivo è andare al 90%”. E Gimbe avverte: “Oltre 1,2 milioni di studenti senza una dose”

Soddisfatto di come procedano le somministrazioni il Commissario all’emergenza Covid: “Stiamo riscoprendo la normalità grazie all'effetto di una campagna vaccinale senza precedenti”

Foto Luca Bruno / AP in foto il Generale Francesco Paolo Figliuolo

ROMA – “La campagna sta continuando, il nostro obiettivo è andare al 90%”. A dirlo il Commissario all’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliulo in un videomessaggio al Salone della Giustizia che appare soddisfatto del lavoro fin qui profuso. “Stiamo riscoprendo la normalità – ha aggiunto – grazie all’effetto di una campagna vaccinale senza precedenti che ha portato in pochi mesi a proteggere oltre 46,5 milioni di italiani, che rappresentano oltre l’86% della popolazione over 12. Questi dati fanno sì che l’Italia si posizioni ben sopra la media europea, davanti a Paesi come Francia, Germania e Regno Unito”.

Secondo il report della Fondazione Gimbe, al 25 ottobre 2021 “il 67,2% della popolazione 12-19 anni (3.064.055) ha completato il ciclo vaccinale e il 5,5% (249.401) ha fatto la prima dose. I ragazzi non vaccinati sono 1.243.466 (27,3%), con percentuali di non vaccinati che vanno dal 19,6% della Regione Sardegna al 43,8% della Provincia autonoma di Bolzano”.

Per Gimbe si è assistiti ad un rallentamento della “copertura vaccinale con almeno una dose nella fascia 12-19 anni già dal mese di settembre, quando il valore era ancora inferiore al 70%”. Sempre secondo i dati della Fondazione “il 91,2% del personale scolastico ha completato il ciclo vaccinale e il 3% (45.945) ha ricevuto la prima dose di vaccino; sono in 90.002 (5,8%) a non aver ancora ricevuto nemmeno una dose, con rilevanti differenze regionali: dal 3% del Veneto al 21,1% della Provincia autonoma di Bolzano (ma il dato non viene aggiornato dal 1 ottobre 2021).

Secondo Renata Gili, responsabile Gimbe della Ricerca sui Servizi Sanitari, “questi dati dimostrano che sinora non si è verificato il temuto ‘effetto scuole’, sia grazie alla vaccinazione di studenti e personale scolastico, sia per la progressiva copertura vaccinale della popolazione generale: la conseguente riduzione della circolazione virale si riflette in ambito scolastico, anche negli alunni under 12 per i quali non ci sono ancora vaccini autorizzati. Un motivo in più -conclude – per raggiungere il maggior numero possibile di persone non vaccinate e accelerare la somministrazione delle terze dosi”

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