Vaccini, Galli: “La macchina Lombardia può funzionare, ma servono le dosi”

L'obiettivo dichiarato di terminare la campagna di vaccinazione di massa in Lombardia entro fine giugno "dipende anche dal fatto che il vaccino sia davvero disponibile, perché poi ritengo che la macchina, una volta fatta partire, possa funzionare.

(AP Photo/Luca Bruno)

MILANO – L’obiettivo dichiarato di terminare la campagna di vaccinazione di massa in Lombardia entro fine giugno “dipende anche dal fatto che il vaccino sia davvero disponibile, perché poi ritengo che la macchina, una volta fatta partire, possa funzionare. Però il punto è avere il vaccino e riuscire a portare le persone a essere vaccinate in maniera razionale, una volta stabilite le modalità”. Lo ha detto a LaPresse Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. “Vaccinare il personale sanitario – ha aggiunto – può essere una passeggiata, al di là di qualche problema di non adesione, ma vaccinare gli anziani è comunque complicato. Bisogna che funzioni tutto per poterlo fare in tempi sufficientemente brevi. Questo, purtroppo, mi sembra che non è che succeda o che sia successo. Soprattutto, le testimonianze che ho sono la difficoltà a registrarsi e il ritardo ad avere la comunicazione. Poi la ciliegina sulla torta, la confusione legata alla storia AstraZeneca che si commenta da sola”, ha concluso Galli.

LaPresse

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