Vaccini, Galli: “Terza dose? Prima meglio misurazione degli anticorpi”

Foto AP/ Luca Bruno in foto il prof. Massimo Galli

MILANO – Per quanto riguarda la terza dose “si dovrebbe fare quello che si sarebbe dovuto fare da tempo se non ci si fosse impastoiati in una visione piuttosto burocratica del problema. Noi che facciamo i medici, e che siamo in contatto costante con persone fisiche che possono avere certi problemi, ci stiamo battendo da tempo perché in determinate situazioni si possa applicare e ufficializzare l’utilizzo della misurazione degli anticorpi.

Non saranno in assoluto il miglior test del mondo, ma da questo punto di vista sono il miglior test disponibile per vedere se uno ha avuto una risposta e poi se questa risposta la mantiene”. Lo ha detto a Sky TG24 Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di ‘Buongiorno’ che ha aggiunto: “D’accordo che basta un tratto di penna per decidere che non scade a nove mesi ma scade a un anno, e che quando passa l’anno scade a tredici mesi, il problema viene risolto in modo burocratico e non scientifico.

Ma a nove mesi o a un anno dalla vaccinazione andrebbe comunque capito se chi si è vaccinato ha ancora una risposta oppure no. Altrimenti non se ne esce, anche perché tra breve tutto il personale sanitario italiano è posto davanti al problema se fare o no la terza dose alla cieca, visto che i risultati disponibili sono modesti e l’utilità è tutta da discutere”. (LaPresse)

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