Vaccini, Sileri su AstraZeneca: “Pochi casi avversi, l’Italia non lo bloccherà”

L'opinione del sottosegretario alla Salute

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri

MILANO – Ieri è arrivato il blocco della somministrazione del vaccino di AstraZeneca da parte dell’Olanda. “Non dobbiamo preoccuparci”, dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in un’intervista alla Stampa. “Hanno notato dei casi di trombosi, ma si tratta di numeri esigui rispetto alle dosi inoculate. Peraltro, va accertata la reale correlazione causa-effetto. Prendiamo decisioni politiche sulla base di evidenze scientifiche”.

In Italia, nonostante ci siano stati casi anche qui da noi, “Non fermeremo AstraZeneca come ha fatto l’Olanda. Bisogna andare avanti con la vaccinazione. È presto per dire che a Genova (dove un’insegnante 32enne è ricoverata dopo aver ricevuto il vaccino, ndr) ci sia un nesso causa-effetto. Dobbiamo affidarci alla farmacovigilanza per avere una base scientifica. Si tratta di una donna giovane e questa complicanza della trombosi, nei rari casi in cui si è manifestata, è stata notata soprattutto nel genere femminile e in una fascia d’età bassa”.

Su un eventuale intervento dell’Ema, Sileri spiega: “L’Ema credo dovrà pronunciarsi nuovamente per introdurre un limite di età, non per bloccare o sospendere la somministrazione. Individuata la fascia d’età di cui parlavamo prima, con un rischio maggiore di trombosi, si mette un limite per la somministrazione o un’avvertenza che preveda un monitoraggio di chi viene vaccinato. È una complicanza che una volta riconosciuta in tempo è facilmente trattabile”.

(LaPresse)

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