Vertice a Bruxelles, Conte: appoggeremo un presidente pronto a cambiare le regole. Moscovici: l’Italia impari a rispettarle

Indiscrezioni danno in pole per quella poltrona Angela Merkel, ma per Conte la tedesca, nonostante la sua indiscutibile esperienza politica, non è incline a quel cambiamento che gli sembra necessario

Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse 24-11-2018 Bruxelles, Belgio PoliticaGiuseppe Conte e GIovanni Tria a BruxellesNella Foto: Giuseppe Conte, Pierre MoscoviciDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Essere comprensivi, pronti al dialogo, ma mostrare anche la volontà di cambiare il sistema. E’ questa la linea guida che vuole seguire Giuseppe Conte. Il premier prima del vertice del Consiglio europeo a Bruxelles è stato chiaro: l’Italia desidera appoggiare un presidente della commissione europea che metta in discussione le regole.

Indiscrezioni danno in pole per quella poltrona Angela Merkel, ma per Conte la tedesca, nonostante la sua indiscutibile esperienza politica, non è incline a quel cambiamento che gli sembra necessario.

Intanto continua il braccio di ferro tra governo penta-leghista e Ue sulla questione finanziaria. Il Belpaese rischia di dover affrontare una procedura di infrazione se non raggiunge un’intesa sui conti. Troppo deficit, fa sapere Bruxelles, non va bene. Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici, ha ricevuto la lettere di rassicurazione dall’Italia:  “Bisogna lavorare in maniera costruttiva – ha detto Moscovici – ma non lo si fa attraverso commenti sulle regole, lo si fa rispettandole”.

Immediata la risposta di Conte: “La lettera – ha spiegato il premier – contiene un messaggio politico chiaro. Non vuole dire che non rispettiamo le regole, finché non cambiano le regole sono queste. Per il 2020 il governo ha ribadito che intende conseguire un miglioramento di 0,2 punti percentuali nel saldo strutturale di bilancio”.

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