Voto a Napoli, Manfredi chiude per ferie

L’ex rettore rinvia le grane interne a dopo Ferragosto. ‘Europa Verde’ critica contro l’ingresso degli ex arancioni: il riferimento è a Gaudini. Documenti delle liste all’ufficio legale, ma il comitato riaprirà soltanto il 18

NAPOLI – Le grane dopo Ferragosto, per favore. Nonostante sia stato imposto alle liste, diventate 14, e ai gruppi politici di presentare i documenti entro il pomeriggio di giovedì, Gaetano Manfredi si è preso qualche giorno per riflettere e ricaricare le energie in vista del rush finale della campagna elettorale. Il risultato del diktat imposto agli alleati è stato che le liste invece di diminuire sono aumentate e questo rappresenta un nuovo problema per l’ex rettore che dovrà cercare di accontentare tutti anche in vista dell’assegnazione delle candidature da presidenti di Municipalità, parecchio contese all’interno della coalizione.
Ma di tutto si parlerà dopo le vacanze. Troppo caldo per pensare alla politica, meglio limitarsi a qualche post sui social (ieri dedicati a Gino Strada e agli artigiani) e affrontare i malumori dell’esercito dei candidati dopo aver degnamente festeggiato Ferragosto.

Il materiale inviato, che chiaramente è a dir poco incompleto, è nelle mani dell’ufficio legale e nella mail del comitato elettorale. Ma i plichi reali e virtuali verranno aperti soltanto più avanti. Il quartiere generale di Manfredi, infatti, è stato dichiarato chiuso per ferie dal 13 al 18 di agosto e soltanto da quella data sarà possibile proseguire con la consegna dei documenti. Mentre i principali leader della coalizione sono in vacanza in varie mete del Sud Italia, meglio non allontanarsi troppo in questi tempi di pandemia, covano sotto l’ombrellone i malumori di una coalizione affollata come non mai.

E i primi a rompere il silenzio nei giorni dedicati all’anguria più che alla politica, sono i Verdi ai quali ‘Napoli rinasce’, la lista che ospita diversi ex alleati di De Magistris, è rimasta decisamente sullo stomaco: “La tensione aumenta così come le liste di appoggio al candidato sindaco del tavolo del centro-sinistra, con il patto allargato al M5S, che ora diventano 14 a dispetto delle 13 previste. Si tratta di un grave errore – ha spiegato Fiorella Zabatta, coopresidente di Europa Verde – candidare la giunta e i protagonisti del disastro degli ultimi 10 anni di amministrazione de Magistris, chi intende farlo lo dica chiaramente e se ne prenda le responsabilità. Quello che sta venendo fuori non ci piace affatto, lo avevamo chiarito sin dal principio della costituzione del tavolo del centrosinistra per le Amministrative. Napoli deve rinascere, sì, ma per farlo occorre spezzare ogni legame con il passato e questo presente vergognoso, che è l’anno zero per la nostra città. Ora si sia chiari e trasparenti e si tracci una linea ben precisa in modo che i cittadini non vengano confusi. Riteniamo, quindi, che il tavolo della coalizione debba riunirsi urgentemente”.

Tanta rabbia, probabilmente alimentato dal fatto che nella lista unitasi in extremis all’accozzaglia giallorossa c’è qualche ‘verde’ che ha lasciato la casa madre, come Marco Gaudini. Manfredi affronterà l’ultima grana dopo un po’ di relax. Dopo Ferragosto, per favore.

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