Voto a Napoli, Maresca avvisa civiche e partiti: “Trovate candidati competitivi”

Intervista al magistrato che insegue la fascia tricolore sostenuto dal centrodestra: “Dialogo col governo, dobbiamo rendere Napoli un’autostrada per gli imprenditori”

NAPOLI (di Mariano Sisto) – Mattinata di strette di mano per Catello Maresca (nelle foto), magistrato in aspettativa e candidato sindaco. Tra la presentazione della candidatura di Hugo Maradona all’esterno della curva B dello stadio intitolato al fratello e un incontro con il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, la sua campagna elettorale ha fatto tappa in via Duomo. I commercianti a cui fa visita gli segnano a dito la spazzatura non raccolta ai bordi della strada e i cantieri infiniti che adombrano le vetrine. Il mantra che il pm ripete alle lamentele è: “Rigore e sanzioni”. In via Tribunali, quando sfila accanto alla sede della IV Municipalità, qualcuno gli fa notare: “Dovrebbe essere sempre aperta e invece le porte sono sbarrate”. Proprio da qui parte la nostra intervista.

Quali sono i profili dei presidenti di Municipalità a cui guardate? Saranno civici o personalità di partito?
Ho raccomandato ai responsabili dei partiti e delle liste civiche di individuare profili riconosciuti nelle Municipalità, che abbiano rappresentatività, competitività e buonsenso per fare cose buone. Ma li ho pregati anche di ragionare in termini di squadra. Non abbiamo bisogno solo di presidenti, ma di vicepresidenti, assessori, consiglieri validi: nella nostra idea le Municipalità avranno un ruolo fondamentale.

In che modo darete concreta applicazione a questo principio?
Una delle prime dieci delibere a cui stiamo lavorando è la riforma delle Municipalità, che avranno capacità economica, dunque finanziaria e gestionale. Dovranno lavorare come piccoli Consigli e Giunte comunali in grado di risolvere i problemi della quotidianità dei cittadini. In questo senso ho chiesto ai responsabili di formare squadre competenti.

Nei giorni scorsi ha parlato dell’“isolamento istituzionale” da cui smarcarsi, a partire dal presidente della Regione. Proprio oggi De Luca apre alla possibilità di un terzo mandato con legge ad hoc, cosa ne pensa?
Ho già tanti problemi di mio (ride, ndr), ora penso ad elaborare le strategie del Comune.
Quali sono i canali istituzionali che vanno riaperti?
Tutti. Sono un uomo delle istituzioni, ci tengo a dirlo. Sebbene in aspettativa, sono ancora un magistrato: ho rappresentato, rappresento e rappresenterò le istituzioni. Per me sono sacre e devono dialogare nell’interesse dei cittadini. Le istituzioni sono enti che condividono lo stesso scopo, dunque devono necessariamente collaborare tra di loro per elaborare strategie nell’interesse della collettività. Siamo aperti a tutti: dalla Regione al governo, fino all’Ue. Ripeto, noi partiamo dagli enti di prossimità: la Municipalità deve lavorare nell’interesse del cittadino e farlo in sinergia con il Municipio, il Comune in sinergia con gli enti superiori e così via.

I pezzi di centrodestra aggregati all’alleanza Pd e 5 Stelle sono stati un ostacolo o hanno rinsaldato la vostra coalizione?
Non rappresentano né un vantaggio né uno svantaggio. Dobbiamo pensare in casa nostra, elaborare le giuste strategie e creare squadre con le caratteristiche appena elencate. Pensiamo a quel che dobbiamo fare noi, degli altri ci interessa relativamente.

Che bilancio fa della passeggiata in via Duomo?
Abbiamo maturato la consapevolezza ulteriore che bisogna lavorare tanto e dare risposte immediate alle richieste della gente. Si può fare: ci sono molte risorse umane, capacità imprenditoriali giovani che hanno voglia di fare. Iniziative che necessitano solo di essere coordinate e accompagnate dalle istituzioni. Io ci credo, anzi, sono sicuro che ripartiremo da queste realtà per rilanciare Napoli.

Vuole ripartire dalla libera impresa?
L’ho detto sin da subito. Dobbiamo creare autostrade agli imprenditori: se sono giovani e napoletani veraci, siamo ancora più contenti.

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