Voto a Napoli. Maresca-Salvini, passerella e veleni

La corsa civica è solo un ricordo: “Matteo è stato il primo a credere in me”. Silenzio totale dai partiti di centrodestra. Il pm con la mascherina di Maradona accanto al leghista: festival di insulti sui social

NAPOLI – Ti conosco, mascherina! Catello Maresca accoglie Matteo Salvini a Napoli, in piazza Nazionale, indossando una mascherina in onore di Diego Maradona e la mossa, chi sa se suggerita dai nuovi spin doctor inviati dal Carroccio, è un clamoroso autogol. Del resto c’era da prevederlo: la pagina social del candidato a sindaco di Napoli per il centrodestra è un vero e proprio festival di insulti nei confronti di Maresca, che dovrebbe rendersi conto che se la passione per il Napoli che professa ogni giorno fosse autentica, dovrebbe tenerla ben al riparo dalla campagna elettorale.

Diego sulla faccia, Salvini al fianco: il mix stona terribilmente ma ormai Maresca non nasconde più di essere, prima di tutto, il candidato a sindaco della Lega, che come rivelato da Cronache gli avrebbe garantito un seggio in parlamento in caso di sconfitta. “Matteo”, dice Maresca, rivolgendosi al leader della Lega, “sei stato il primo a credere nel progetto civico e questo simbolo lo dimostra”. Il simbolo in questione è quello della lista “civetta” della Lega, Prima Napoli. Mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia correranno alle elezioni del prossimo autunno con i propri simboli, lo ricordiamo, il carroccio ha deciso di lasciar perdere, per evitare un superflop. “Questa”, esagera Maresca, “è una giornata storica per Napoli. Il centrodestra ha scelto compatto di venire qui e la presenza di Matteo oggi è una testimonianza evidente dell’impegno del governo e delle istituzioni per far rinascere Napoli.

Significa che Napoli adesso è nell’agenda nazionale e tutti hanno interesse affinché esca da 30 anni di malgoverno. Tutti i napoletani”, aggiunge il magistrato, “devono essere fieri e soddisfatti di questi risultato. E’ l’inizio della rinascita e dobbiamo portarla avanti con convinzione, passione e determinazione così come ho fatto io per 20 anni in magistratura, per combattere questo malgoverno”. Sarà: intanto, in attesa della milionesima promessa di rinascita propinata ai napoletani da candidato a ogni elezione, non possiamo non registrare il fatto che anche Salvini la butta sul calcistico, come se i napoletani fossero un popolo di creduloni pronti a farsi abbindolare da battutine trite e ritrite: “Ho visto il calendario del campionato”, sottolinea Salvini, “e ci sarà Napoli-Juve prima delle elezioni, la sinistra ha scelto un candidato juventino noi un napoletano che vive a Napoli, lo dico con simpatia perché so che il sindaco non si sceglie con la maglietta della squadra”.

Una donna si affaccia al balcone, regge un cartello con la scritta “49”: è l’unica contestazione a Salvini, che va predicando ottimismo: “È la prima volta”, dice Salvini, “dopo tanti anni che il centrodestra, con Catello Maresca, parte in netto vantaggio al primo turno e la sinistra è dietro. Il centrodestra ha corso diviso in passato, con due, tre, cinque candidati, questa volta sono divisi a sinistra e ho perso il conto di quanti candidati abbiano. Ringrazio Maresca”, sottolinea Salvini, “poteva stare tranquillo a fare il suo mestiere dando una mano da fuori invece ha mostrato di essere un uomo di coraggio”. Dagli altri partiti di centrodestra nessun commento: l’unica cosa gelida, di questi tempi, è il clima nella coalizione.

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