Zaki, Patrick è a casa: “Sto bene, grazie all’Italia”

Dopo 22 mesi è finalmente finito, almeno per il momento, il calvario di Patrick Zaki.

(EIPR via AP)

TORINO– Dopo 22 mesi è finalmente finito, almeno per il momento, il calvario di Patrick Zaki. L’attivista e studente dell’Università di Bologna, arrestato a febbraio 2020 in Egitto, è stato scarcerato a Mansura, dopo l’udienza di martedì che ne aveva stabilito il rilascio, ma non l’assoluzione. Infatti, il processo riprenderà il 1 febbraio prossimo. Ma intanto Zaki ha di che festeggiare. E lo fa subito, appena uscito dal carcere, abbracciando la mamma e la sorella, vestito di bianco con l’abito dei prigionieri ma sorridente, come si vede nelle foto postate sui social. Poi arriva a casa e finalmente torna nei suoi panni. Jeans e maglia nera a maniche lunghe, sorridente, regala le prime parole a un video di Repubblica.it: “Sto molto bene ora, sono felice, non mi hanno spiegato che mi stavano rilasciando, non sapevo cosa stesse accadendo.

Sono con la mia famiglia, la mia ragazza, la mia sorella. Sono felice di rivederli. Sto realizzando ora quel che è successo. Voglio ringraziare l’Italia, tutti i partiti politici che mi hanno sostenuto, e Bologna e la mia università. Tornerò il più presto possibile, è casa mia. Grazie a Amnesty, a Riccardo Noury”.

Felice e frastornato. Come chi sa che la lotta non è ancora finita. Ma sa anche che oggi è il giorno giusto per festeggiare la ritrovata libertà. “Da 22 mesi aspettavamo di vedere quel sorriso”, scrive su Twitter Amnesty Italia. E la stessa felicità è condivisa da gran parte del mondo politico, a partire dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che posta su Facebook la foto dello studente appena uscito dal carcere di Mansura che abbraccia la sorella e scrive: “Un abbraccio che vale più di tante parole. Bentornato Patrick!”. Si unisce il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che parla dell’immagine di “un giorno bello, di speranza”. E, ancora, i deputati del M5S che ringraziano la diplomazia ma auspicano “si arrivi presto alla totale assoluzione di Zaki. Per questo dobbiamo continuare a non abbassare la guardia insistendo nelle mobilitazioni internazionali e facendo pressioni all’Egitto”. Auspicio che è lo stesso del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che spiega che “l’impegno per la libertà continua”.

Una nota di colore arriva dal Bologna Calcio, squadra per la quale Zaki ha tifato durante il periodo trascorso in Italia: “Patrick ti aspettiamo presto al Dall’Ara”.

LaPresse

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