Zingaretti e Gentiloni raccolgono le paure delle imprese: “L’uscita dall’Ue è un rischio”

Nella sede del partito democratico però a tenere banco è il Def e l'ultima mazzata per l'economia italiana arrivata direttamente dal Fondo monetario internazionale

ROMA “Siamo partiti da abbiamo abolito la povertà e il 2019 sarà un anno bellissimo… C’è una certa tendenza a dire bugie da parte del governo per fare propaganda”. Nicola Zingaretti prosegue con la fase di ascolto di tutte le realtà del Paese per raccogliere consigli, indicazioni ma anche per confrontarsi su quali siano le diverse esigenze di tutte le categorie.

Il confronto Zingaretti-imprese

Dopo i sindacati, a varcare la porta del Nazareno sono state 12 associazioni del mondo delle imprese italiane tra cui Confindustria, Confcommercio e Cna. “Abbiamo sottoposto 15 punti programmatici che saranno l’intelaiatura dell’Europa che vogliamo costruire. Il presupposto di partenza – ovviamente- è la chiara scelta europeista che facciamo”, spiega. E mercoledì sarà la volta del terzo settore.

Il Pd discute sul Def

Nella sede del partito democratico però a tenere banco è il Def – su cui a poca distanza è riunito il Consiglio dei ministri – e l’ultima mazzata per l’economia italiana arrivata direttamente dal Fondo monetario internazionale. Le stime della crescita italiana vengono tagliate ancora, tanto che dal tavolo trapela “preoccupazione” da ambo le parti e il “timore” trasmesso al segretario dem “che questo governo porti l’Italia fuori dall’Unione europea”.

Le dure critiche del segretario dem

Zingaretti non fa sconti al Documento di economia e finanza, di cui circolano “diverse bozze”, ma stando alle prime ‘soffiate’, sottolinea come l’esecutivo non stia “andando nella giusta direzione, l’Italia sta peggiorando”. Il governo giallo-verde, insiste, è quello “delle incertezze e delle liti figlie di idee diverse, a volte radicalmente diverse, che sta portando il Paese all’immobilismo”.

Anche Gentiloni boccia il Def

Ad andarci giù pesante è il presidente Gentiloni, che sfrutta la sua esperienza di ex premier e ex titolare della Farnesina per tirare due bordate niente male: “Il Def è un bollettino medico di un paziente che è molto, molto grave”.Poi c’è una “cosa oscura: aumenterà l’Iva? Da queste bozze sembra di sì. O, comunque, non sembra chiaro che ci sia un meccanismo per disinnescarlo”.

L’ex premier punta il dito contro il governo

Gentiloni punta poi il dito sulla condizione di isolamento seria in cui l’esecutivo ha fatto piombare la politica estera italiana: “E’ un governo che ci ha messo ai margini dell’Unione europea, che non è amico degli amici dell’Italia”. E lancia l’allarme: “Alle europee la posta in gioco è piuttosto dirimente. C’è il rischio che il Paese venga portato dai margini dell’Europa a esserne completamente fuori. Per ora siamo ai margini, ma dentro”, ribadisce Gentiloni dipingendo lo scenario più scuro ma anche quello che ora si può toccare con mano.

(LaPresse/di Donatella Di Nitto)

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