Sicurezza, Rossi (Toscana): Assumere 20mila agenti di quartiere

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Firenze, 18 apr. (LaPresse) – “La criminalità micro non esiste. E la sicurezza non è di destra né di sinistra. Per questo, per affrontare la questione vedo un’unica soluzione: l’assunzione di almeno 20mila poliziotti di quartiere in tutta Italia”. A dirlo, in un’intervista a La Nazione, è il presidente della Regione Toscana ed esponente di Liberi e Uguali, Enrico Rossi.

 “Ho un’idea precisa – spiega Rossi – che vorrei discutere in primis con i parlamentari toscani, di ogni colore politico, ed eventualmente mettere anche al centro di una proposta di legge d’iniziativa popolare: assumere 20mila persone dedicate al presidio delle strade e delle piazze. Poliziotti di quartiere ma anche carabinieri di prossimità. In Toscana ne arriverebbero così circa 1400 e permetterebbero di presidiare almeno 140 situazioni, giorno e notte, sette giorni su sette. Penso alle strade e alle piazze, ma anche a tramvie, bus e treni, dove la situazione è spesso insostenibile, fra chi non paga il biglietto e gruppi di sbandati. Con la polizia sotto organico di oggi, con numeri inferiori al 1989, si può fare poco”.

Per quanto riguarda le risorse, secondo il presidente della Toscana occorrerebbero 500 milioni di euro. “Si può finanziare l’operazione – afferma Rossi – applicando la proposta di legge Gori-Bonino per l’emersione dell’immigrazione clandestina attraverso il lavoro. Gli immigrati che lavorano al nero verrebbero regolarizzati, garantendo nuovi introiti alle casse dello Stato. Secondo i miei conti, se su 500mila migranti irregolari stimati in Italia se ne regolarizzassero 100mila, i finanziamenti sarebbero già disponibili”.

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