Uccisione giornalista ucraino, una messa in scena dei servizi segreti: è vivo e si presenta in conferenza stampa

Escamotage delle forze dell'ordine per evitarne l'assassinio e arrestare il killer

KIEV (Domenico Cicalese)Arkady Babchenko, giornalista ucraino che criticò il Cremlino, è stato trovato sanguinante dalla moglie davanti all’ingresso della sua abitazione. Inutile la corsa in ospedale, Babchenko è spirato poco dopo mentre era a bordo dell’ambulanza”. Erano queste le notizie che circolavano da ieri sera. In realtà è vivo ed è apparso in una conferenza stampa con il capo dei servizi di sicurezza ucraini a Kiev. La sua morte è stata una messa in scena per evitarne l’omicidio e per arrestare il killer.

Chi è Arkady Babchenko

Ma chi è Andry Babchenko? Ex soldato nella guerra in Cecenia ed ex corrispondente di guerra, Babchenko ha più volte duramente criticato la politica della Russia in Ucraina e Siria. Prima che si scoprisse il trucco, il capo della polizia di Kiev, Andriy Kryshchenko, aveva riferito ai media locali di sospettare che il giornalista sia stato ucciso a causa delle sue ‘attività professionali’.

Fu denunciato per aver criticato la linea russa in Siria

Era stato denunciato da alcuni politici filo-governativi russi per i suoi commenti sui social media sul bombardamento russo di Aleppo nella guerra in Siria e per aver accusato Mosca di aggressione nei confronti dell’Ucraina. Inoltre, nel 2012, aveva partecipato alle elezioni non ufficiali organizzate dall’opposizione russa. Nel 2016 scrisse di un aereo militare russo precipitato nel Mar Nero: da lì la decisione di andare via, dopo – come riferì – aver ricevuto minacce di morte.

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