Individuato scafista obbligato a guidare gommone con a bordo 156 migranti

E' stato individuato lo scafista del gommone con a bordo 156 migranti sbarcati a Pozzallo (Ragusa).

Migranti in fuga dalla Libia
Foto Ufficio Stampa Marina Militare/LaPresse

MILANO (LaPresse) – E’ stato individuato lo scafista del gommone con a bordo 156 migranti sbarcati a Pozzallo (Ragusa). Si tratta di un ivoriano. Tutti i passeggeri hanno riferito che un libico li ha condotti poco fuori le coste di Tripoli e poi ha minacciato l’ivoriano di continuare a pilotare l’imbarcazione. I migranti hanno pagato 1.500 euro per raggiungere l’Europa dopo diversi mesi passati nelle connection house libiche. Il gommone, soccorso dalla nave Aquarius di Medici senza frontiere, è arrivato venerdì scorso nel porto siciliano. La polizia a seguito dello sbarco del 1 giugno ha concluso le indagini solo ieri a tarda sera dopo 24 ore, individuando lo scafista ivoriano.

Operazioni di salvataggio

Alle 6.40 del la Aquarius della Ong Sos Mediterranee di Medici Senza Frontiere, ha avvistato a circa 30 miglia nautiche dalle coste libiche, un gommone carico di migranti. La nave Aquarius informava della situazione Imrcc Roma che, disponeva infatti di procedere al salvataggio dei migranti. Alle 8.15 iniziavano le operazioni di trasbordo dei migranti sulle imbarcazioni, con il salvataggio di 158 migranti di varie nazionalità. Su disposizione di Imrcc di Roma la nave Aquarius si dirigeva verso il porto di Pozzallo. Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti nell’hotspot per le operazioni di identificazione. A quel punto la squadra mobile di Ragusa, con la partecipazione di un’aliquota della Sezione operativa navale della guardia di finanza e dei carabinieri di Pozzallo, ha individuato lo scafista ivoriano che, a dire dei testimoni, era stato costretto a condurre il gommone.

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