Comunali, Borghi: “Concezione totalitaria di Di Maio sui sindaci”

I commenti del Pd sulle dichiarazioni del ministro del Lavoro

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA (LaPresse)Enrico Borghi, dell’ufficio presidenza del gruppo Pd alla Camera, commenta le parole di Luigi di Maio sui sindaci.

Le dichiarazioni di Borghi su Di Maio.

Quella di Luigi Di Maio su comuni italiani che avranno dalla loro parte il governo nazionale solo se saranno guidati dal Movimento 5 Stelle non è una gaffe, come oggi scrivono i principali quotidiani nazionali. È una voce dal sen fuggita“. E prosegue: “In realtà Di Maio non ha fatto altro che dare voce e fiato alla concezione totalizzante del populismo nazionalista oggi al potere. Concepisce i Comuni come terminale periferico di un potere centrale e elementi in connessione intima con lo Stato. Un po’ come, per il Dostojevskj citato dal premier Conte ad esempio, il popolo russo in connessione mistica con il suo Zar”.

L’opinione di Marattin.

Anche Luigi Marattin, parlamentare del Pd dice la sua. “L’odierna intervista del ministro dell’economia Tria al Corriere è un ceffone in faccia a Di Maio e Salvini che vengono smentiti su tutta la linea economica. In sintesi su Euro, debito, Fornero, flat tax, reddito di cittadinanza, Salvini e Di Maio hanno raccontato una sacco di bugie ai loro elettori e al Paese. Insomma, il ministro tecnico, smonta ad una, ad una tutte le loro fantasiose ricette. Rimane un’altra domanda. Ma come funzionerà esattamente questo governo? Il premier deve chiedere il permesso ai vice-premier, i quali a loro volta vengono smentiti dal ministro dell’Economia?

 

 

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