Prato, visite in nero in ospedale: arrestati 4 medici e 3 cinesi

Sette arresti nel pratese al reparto di ginecologia dell'ospedale

LaPresse/Stefano Cavicchi

PRATO (LaPresse) – Visite a nero in un ospedale di Prato. I quattro medici in servizio nel reparto di ginecologia all’ospedale di Prato, tre uomini e una donna, sono stati arrestati questa mattina insieme a tre cittadini cinesi. E sarebbero, secondo il gip che ha disposto le misure cautelari, i presunti protagonisti di un “sistema” di visite ‘in nero’ svolte durante l’orario di lavoro nei locali dell’ospedale. Diciotto, al momento, le persone indagate.

La segnalazione che ha dato il via alle indagini

Le indagini hanno preso il via nell’autunno dell’anno scorso. Quando una giovane cinese si si era sentita male dopo aver ingerito pillole abortive. La ragazza aveva spiegato di essersi rivolta a una mediatrice che l’aveva accompagnata da un medico italiano, che a sua volta le avrebbe dato le pillole. Una perizia ha accertato che quei medicinali potevano provenire solo dal circuito ospedaliero. Le intercettazioni telefoniche disposte hanno consentito di risalire ai medici implicati.

Le pazienti venivano visitate a nero nell’ospedale di Prato

Secondo quanto emerso dalle indagini svolte dai carabinieri del nucleo investigativo, coordinate dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, le pazienti cinesi venivano inviate ai medici dai tre mediatori, due donne e un uomo. E pagavano una parcella che va dai 100 ai 150 euro agli stessi mediatori. Che poi ne giravano una parte ai medici. Alle pazienti, che in questo modo saltavano la trafila della prenotazione al Cup, non viene contestato nessun reato. Nella convinzione che non sapessero come funziona il sistema della prenotazione del sistema sanitario regionale toscano. “L’Asl – ha spiegato la procura – ha collaborato coi carabinieri, che hanno filmato i passaggi di denaro in contanti”.

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