Piazza Affari cambia rotta e gira in calo dopo un avvio in lieve rialzo. Sale il Pil

Apre bene poi cambia rotta e gira in calo dopo un avvio in lieve rialzo (Ftse Mib -0,15%), frenata da Enel e Generali, mentre Fca comincia debole.

MILANO – Comincia bene Pizza Affari, poi subisce un’inversione di rotta con l’indice Ftse Mib a -0,15%. Intanto sale il Pil.

Frenata da Enel (-2,83%) e Generali (-0,89%) dopo la trimestrale, mentre Fca (-0,81%) è debole nel giorno in cui vengono diffuse a mercati chiusi le immatricolazioni di auto nuove in Italia e negli Usa. Segno meno anche per Tim (-0,61%), Pirelli (-0,7%) ed Eni (-0,5%).

Spinte dal rendiconto di metà anno Ferragamo (+3,66%), FinecoBank (+2,59%), Mediobanca (+1,35%) e Snam (+0,95%). Attese oggi anche le trimestrali di Intesa Sanpaolo (+0,65%), Campari (+1,46%) e Ferrari (-0,62%). Ubi Banca (+1,07%), Banco Bpm (+0,63%) e Carige, invariata, le diffonderanno venerdì. Lieve rialzo per doBank (+0,19%), che si è aggiudicata la gestione di un portafoglio di Npe per 1,8 miliardi in Grecia.

Borse europee

Procedono in ordine sparso le principali borse europee, in piena stagione di trimestrali, con lievi rialzi per Madrid (+0,28%) e Parigi (+0,11%), mentre retrocedono Londra (-0,67%), Milano e Francoforte (-0,13% entrambe). Positivi i futures Usa in attesa della fiducia economica in Italia, in Germania, nell’Ue e in America.

Pil in crescita nel secondo trimestre

Mentre Piazza Affari è in preda ai saliscendi, intanto l’Istat fornisce i dati su stime preliminari del secondo trimestre del Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, salito dello 0,2% sul trimestre precedente e dell’1,1% su base annua. La dinamica dell’economia risulta così in ‘rallentamento’, spiega l’Istituto. Infatti nel primo trimestre la crescita congiunturale era stata pari allo 0,3% in termini congiunturali e all’1,4% su base annua. In particolare, il rialzo trimestrale è il più basso dal terzo trimestre del 2016.
La crescita acquisita per il 2018, quella che si otterrebbe se la dinamica congiunturale del Pil fosse pari a zero nei restanti trimestri dell’anno, è pari allo 0,9%.

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