Vaccini per frequentare asili nido e scuola materna, scontro tra il ministro Grillo e i pediatri

Il nuovo governo ritiene sufficiente l'autocertificazione, è polemica col Miur

ROMA – E’ scontro tra il ministro della Salute Giulia Grillo, i presidi e pediatri sull’obbligo delle vaccinazioni per asili nido e materne per il prossimo anno scolastico. Il ministro della Salute va avanti nella linea annunciata. Conferma che l’autocertificazione da parte dei genitori dell’avvenuta vaccinazione dei figli sarà valida per la frequenza a scuola. Ma i presidi e i pediatri affermano che si avvarranno delle Legge Lorenzin ancora in essere.

L’autocertificazione

“Lo strumento dell’autocertificazione è stato usato per tutto il 2017. Non capisco questa presa di posizione – ha detto a La7 il ministro della Salute – Lo useremo anche per il 2018. Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione”. “Ricordiamo che le false certificazioni sono un reato perseguibile – ha aggiunto Grillo – Trovo davvero surreale tutta questa polemica. Io non c’entro nulla, non esiste una circolare Grillo. C’è una circolare condivisa Ministero della Salute-Miur antecedente di un mese a questo emendamento sui vaccini approvato in Senato durante l’esame del dl Milleproroghe. L’autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo e che proseguirà”.

Obbligatorietà flessibile sui territori
“Abbiamo depositato la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione – ha detto ancora Giulia Grillo – che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico. Nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori. Anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l’idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l’idea più sensata”. 

I pediatri

La circolare Grillo-Bussetti prevede l’autocertificazione per i vaccini. “Non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie – ha detto ancora il Collegio dei professori universitari di pediatria – contrasta anche con il DPR 445/2000. I certificati medici, sanitari non possono essere sostituiti da altro documento. Ecco perché non siamo d’accordo”.

I presidi

La posizione sostenuta dai pediatri è pienamente condivisa anche dai presidi. L’autocertificazione non è “utilizzabile in campo sanitario. Ci sarebbe bisogno di  un’espressa previsione legislativa”, afferma il titolare del Miur Marco Bussetti. “E’ opportuno considerare le preoccupazioni dei dirigenti scolastici. Costituiscono snodo fondamentale per il sistema di istruzione e formazione. Certamente la dirigenza scolastica non può essere gravata di incombenze in materia sanitaria. La questione vaccinale è tema di salute pubblica. Il Miur garantisce la massima collaborazione al Ministero della Salute per l’attuazione delle politiche sanitarie previste”.

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