Serie A, Cutrone fa gioire il Milan al 94′: Roma piegata 2-1 nel recupero

Foto Spada/LaPresse in foto Patrick Cutrone

Milano – Il primo tempo di Napoli non era stato un fuoco di paglia. Il Milan supera all’ultimo respiro la Roma grazie a un gol di Cutrone in pieno recupero al termine di una partita dominata dai rossoneri nel primo tempo, chiuso avanti grazie alla firma di Kessiè, prima di subire il ritorno della Roma nella ripresa.

Il pareggio di Fazio al 14′ della ripresa apre il valzer di emozioni

Due gol annullati al Var, uno per parte (il primo a Higuain il secondo a Nzonzi), e tante occasioni da ambo i lati. Poi, quando l’1-1 sembrava scritto, la zampata di Cutrone sullo splendido assist del ‘Pipita’, sotto gli occhi degli stati generali del club rossonero al completo, da Gordon Singer, che insieme al padre gestisce il fondo Elliott, fino alla coppia Maldini-Leonardo, per poi arrivare a Kakà, aspirante dirigente. Una rete che potrebbe valere tanto e rappresentare una iniezione di fiducia per tutto l’ambiente.

Di Francesco schiera la sua Roma con la difesa a tre

Gattuso conferma per dieci undicesimi la squadra uscita sconfitta dal San Paolo con la sola novità Calhanoglu che va a comporre il tridente offensivo insieme a Higuain e Suso. Dalla parte opposta invece Di Francesco schiera la sua Roma con la difesa a tre (FazioManolasMarcano) e lancia il tridente Pastore dietro Schick e Dzeko. Sugli esterni spazio a Karsdorp, al posto dell’indisponibile Florenzi, e a Kolarov.

Fin dalle prime battute gli ospiti appaiono in affanno

Il Milan copre bene il campo, gli esterni offensivi vincono i duelli con i terzini della Roma creando spesso e volentieri superiorità numerica sulla tre quarti. Le linee di centrocampo e difesa si compattano ma a rimetterci sono Schick e Dzeko, praticamente abbandonati a se stessi con il solo Pastore che cerca di fare da raccordo senza riuscirci.

Il Milan si affida al genio di un Suso in palla e un Calhanoglu ancor più ispirato

E’ proprio dalle fasce che arrivano i pericoli per i giallorossi: al 15′ Calabria spara alto sopra la traversa, al 15′ una palla recuperata da Calhanoglu a Dzeko e consegnata a Higuain iscrive il nome di Olsen alla storia del match. La squadra di Gattuso però preme una Roma alle corde e in chiusura di frazione arriva il meritato vantaggio dei padroni di casa. A firmarlo è Kessiè, con un tocco da due passi, su gentile concessione della coppia MarcanoKolarov, che si dimentica l’ivoriano sul secondo palo, ben servito dallo scatenato Calhanoglu.

Nella ripresa Di Francesco ribalta la sua Roma

Toglie Marcano, un difensore, e butta nella mischia un attaccante, El Shaarawy, passando al 4-2-3-1. Mossa azzardata, ma solo sulla carta. Perché De Rossi e compagni alzano di diversi metri il baricentro e per la prima volta mettono sotto pressione la difesa del Milan. Che balla al 4′ – palla persa da Biglia e tiro da fuori di Dzeko a lato di un niente – e al 7′ con un’uscita avventurosa (ma funzionale) di Donnarumma fuori dai pali.

Quella della ripresa è tutta un’altra Roma

Non a caso attorno al 15′ trova il pari, sugli sviluppi di una palla inattiva, con un diagonale vincente di Fazio, complice il non perfetto disimpegno di Calabria. Il Milan incassa il colpo ma questa volta, a differenza di Napoli, non si scompone. Anzi rilancia.

L’intervento del Var annulla per fuorigioco

Un lancio lungo di Biglia soprende Fazio e Manolas, Higuain si infila e in uscita batte Olsen, facendo esplodere la gioia del ‘Pipita e di San Siro. La felicità per il primo gol in rossonero dura però una manciata di secondi. L’arbitro Guida infatti annulla per fuorigioco con l’intervento del Var. Il gol sottratto paradossalmente scatena la furia agonistica dei rossoneri. Olsen in maniera poco ortodossa nega il 2-1a Calhanoglu.

La Roma, tutt’altro che rinunciataria

Al 37′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Nzonzi in mischia gela San Siro. Anche questa volta però il Var ribalta tutto: dopo aver visionato l’episodio l’arbitro annulla il 2-1 per un controllo di mano del francese prima di battere a rete.

Nel finale le squadre si allungano alla ricerca del bottino pieno e salta ogni tipo di schema

Quando il risultato sembra indirizzato sui binari del pareggio, Higuain con una magia consegna a Cutrone in area il pallone che vale i tre punti. E forse anche qualcosa di più.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome