Dell’Utri non torna in carcere: altri 5 mesi ai domiciliari

Sta scontando una pena di sette anni per concorso in associazione mafiosa, scarcerato lo scorso mese di luglio sarebbe dovuto tornare in carcere il 28 settembre

Dell'Utri all'uscita dal carcere lo scorso mese di luglio

ROMA – Il tribunale di Sorveglianza ha confermato gli arresti domiciliari per l’ex senatore Marcello Dell’Utri, scarcerato per motivi di salute il 6 luglio scorso.

Il provvedimento

Nell’agosto scorso Dell’Utri è stato sottoposto ad un intervento d’urgenza per complicazioni cardiache. Valutate le condizioni di salute precarie, il tribunale ha deciso di confermare gli arresti domiciliari. Nella scorsa udienza il legale di Dell’Utri, l’avvocato Alessandro De Federicis, aveva chiesto la conferma dei domiciliari puntando proprio sulle condizioni di salute del suo assistito.

Le dichiarazioni dell’avvocato

“Le condizioni di Dell’Utri non sono compatibili con il regime carcerario”, aveva affermato De Federicis in aula. L’ex senatore di Forza Italia sta finendo di scontare una condanna definitiva a sette anni per concorso in associazione mafiosa. L’ex senatore Marcello Dell’Utri aveva lasciato il carcere di Rebibbia dopo che il tribunale di sorveglianza aveva deciso di concedergli il differimento della pena per gravi ragioni di salute. La vicenda giudiziaria per giungere a questo risultato era durata mesi e diverse volte il tribunale aveva respinto le istanze difensive.

Rebibbia

Marcello Dell’Utri era apparso sofferente davanti al carcere di Rebibbia. Ricevuto dai parenti si era poi diretto verso l’abitazione del figlio, nella Capitale.

Nella casa romana è ristretto ai domiciliari a seguito della decisione del tribunale di sorveglianza di Roma. Detenzione domiciliare, quella nell’abitazione del figlio che era prevista fino al 28 settembre.

In quella data era stata fissata l’udienza per discutere la perizia sullo stato di salute del condannato. Poi la proroga. Dell’Utri aveva più volte richiesto gli arresti ospedalieri o, in alternativa, la scarcerazione per potersi curare. Secondo quanto accertato dai medici di Rebibbia, che hanno inviato una serie di relazioni ai giudici di Sorveglianza, Dell’Utri è affetto da diverse patologie.

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