Dl fisco, Boccia (Pd): “Spuntano contraddizioni di un ogm politico Lega-M5S”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Francesco Boccia

Roma – “Di Maio ieri ha avuto una scivolata, ha sbagliato nel chiedere conto in tv di una cosa che ha tutto il diritto di pretendere da vicepremier in un vertice di governo.

Ha sbagliato, l’ha fatto male e penso si sia già pentito. Annunciare di volersi rivolgere alla procura quando si è uno dei massimi esponenti dell’esecutivo dà il senso dell’inadeguatezza della sua considerazione e probabilmente anche di come sta svolgendo la funzione“. Così Francesco Boccia, deputato del Pd, ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia’ su Radio Cusano Campus.

“Detto questo però – continua Boccia – il problema è di chi ha scritto quelle cose, di chi ha provato a sanare anche penalmente la condizione di evasori a cui si sta dando un’opportunità. Qui stiamo consentendo ad una parte del Paese di sanare 100mila euro l’anno, io non conosco molte persone che hanno dimenticato di dichiarare 100mila euro l’anno per un certo numero di anni. Ho la sensazione che le conoscano soprattutto i leghisti”.

E’ chiaro che – continua il deputato Pd -quella norma sia stata inserita dalla Lega, bisogna chiedersi chi della Lega l’abbia inserita e che rispondano al Paese di questo compromesso al ribasso che di fatto era stato fatto in Consiglio dei ministri. Se Di Maio lo rinnega bene, però ho la sensazione che oggi tutti si stiano appassionando alla ricerca di una manina che non c’è.

Quella norma era stata messa lì o dal M5S o dalla Lega, io immagino che sia stata inserita dalla Lega. Di Maio ha provato a buttarla in caciara, ma gli è ritornata addosso. E’ stato un modo maldestro e lui ne esce ridimensionato. La smentita del Quirinale ieri sera dà il senso della condizione in cui è il governo“.

Se la norma l’ha inserita la Lega come credo – ha aggiunto Bocciac’è un problema serio. La Lega non ha smentito, sta in silenzio perché si vergogna di quello che è accaduto.

Con grande chiarezza Di Maio dica che non può stare più al governo con la Lega, questo è il nodo. Stanno venendo fuori tutte le contraddizioni di un ogm politico, che è il matrimonio tra Lega e M5S. Sono state messe insieme cose che non potevano essere messe insieme e ora iniziano a vederlo“.

Se sono pronto a tendergli la mano? Io continuo a ritenere che, nonostante gli scivoloni di Di Maio e l’evidente inadeguatezza di alcuni membri del governo, primo fra tutti Toninelli che sta passando alla storia per la sua incapacità, io penso ancora oggi che un pezzo consistente dell’elettorato e del gruppo dirigente 5 Stelle vorrebbe confrontarsi e allearsi con chi ha la stessa visione della società. Ad esempio sul no al condono credo che l’elettorato del Pd e del M5S la pensino allo stesso modo. Ma di questo ne parlerò al Congresso“, conclude.

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