Sicurezza, Fratelli d’Italia presenta 43 emendamenti per invertire la tendenza

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giorgia Meloni

Roma – In tutto 43 emendamenti per invertire la tendenza al decreto sicurezza, restringendo il campo su alcuni temi cari a Fratelli d’Italia, presenti nel programma elettorale del Centrodestra, e che di fatto riducono l’effettività di alcune misure all’interno del provvedimento.

Ad annunciarli oggi in una conferenza stampa al Senato il presidente nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni e i capogruppi di Senato e Camera Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. “Noi cerchiamo di ridare l’originalità perduta al decreto – spiega Luca Ciriani – e siamo preoccupati dagli emendamenti del M5S perchè rispecchiano fortemente l’ideologia di estrema sinistra, e sono scritti per smontare pezzo per pezzo il decreto e le sue finalità, introducendo criteri e finalità del tutto estranei al contratto di governo.

Sul contrasto all’immigrazione clandestina ci sono ancora troppe deroghe

“Non si prevedono interventi per contrastare l’integralismo islamico e le mafie straniere con particolare riferimento a quella nigeriana e cinese. Sul piano dei fondi a favore delle Forze dell’Ordine gli stanziamenti previsti sono insufficienti e quindi chiediamo di più. Così come sul fronte normativo dall’introduzione del divieto di travisamento durante le manifestazioni pubbliche a quello sul reato di tortura, che vogliamo abolire, che di fatto legano le mani alle Forze di Polizia“.

Modifiche che con forza richiede anche l’altro capogruppo di FdI Lollobrigida

Fratelli d’Italia si augura che ogni modifica al decreto sicurezza venga apportata già in sede d’esame al Senato. In caso contrario, l’impegno assunto da me e dal gruppo che rappresento alla Camera sarà quello di batterci anche a Montecitorio, con lo spirito costruttivo che ci caratterizza da sempre.

Spalleggeremo in questa battaglia Matteo Salvini, che sta cercando di fare un buon lavoro ma con gli alleati sbagliati. Ci auguriamo che la Lega abbia il coraggio, anche grazie al nostro supporto, di correggere un decreto ancora debole, al fine di rispondere alle esigenze dei cittadini in materia di sicurezza e di immigrazione clandestina”.

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