Juventus, Pjanic spiega: “Non possiamo andare sempre al massimo”

Notizie dall'infermeria: Mandzukic in gruppo, terapie per Douglas Costa e Matuidi

Juventus' Bosnian midfielder Miralem Pjanic (L) heads the ball above Tottenham Hotspur's English defender Kieran Trippier (R) during the UEFA Champions League round of sixteen second leg football match between Tottenham Hotspur and Juventus at Wembley Stadium in London, on March 7, 2018. / AFP PHOTO / Adrian DENNIS

Torino (LaPresse) – Miralem Pjanic spiega come mai la Juve in campionato sia costretta ad abbassare spesso i ritmi: “Le partite in una stagione sono una sessantina. Allegri lo ripete sempre, bisogna saper gestire le partite”, le parole del centrocampista bosniaco ai microfoni di Sky Sport. “Dobbiamo chiudere più velocemente i match per poi gestirli, senza rimettere in partita l’avversario, perché sappiamo che in una stagione ci sono una sessantina di partite e non si può sempre andare a 200 all’ora. La squadra – ha aggiunto – sta ottenendo risultati importantissimi, ma qualcosa in più si può fare”.

Notizie dall’infermeria: Mandzukic in gruppo, terapie per Douglas Costa e Matuidi

Il giorno dopo Juventus-Cagliari si lavora alla Continassa, con Massimiliano Allegri che può fare la conta degli infortunati. Già parzialmente in gruppo Mario Mandzukic, assente sabato per il riacutizzarsi di un problema alla caviglia. Solo terapie per Douglas Costa (problema muscolare agli adduttori della gamba sinistra) e Blaise Matuidi (colpo all’anca). Prosegue infine il lavoro personalizzato di Giorgio Chiellini e Federico Bernardeschi.

“Tre punti importanti, ma dobbiamo fare ancora più fatica tutti insieme in difesa perchè da qui a gennaio ci aspettano due mesi di grandi partite”. Questo il tweet con cui il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha commentato il successo ottenuto ieri sera in casa contro il Cagliari, il decimo su undici partite di Serie A. “Stima, affetto, vittoria. Grande Juve!”, è invece il messaggio pubblicato sui propri canali social da Cristiano Ronaldo.

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