MILANO (LaPresse) – Calcio, Zamparini saluta il Palermo: “Mi sento come un vedovo”. “Ci si sente come un vedovo, Palermo l’ho sposata per tanti anni. Ricordo il cartello messo durante il primo Milan-Palermo, il primo anno in Serie A, dove c’era scritto ‘Oh che bello, qui sono, sembrava impossibile’, scritto però in siciliano, che io non so…”. Così Maurizio Zamparini, ormai ex presidente del club rosanero, nell’intervista concessa all’emittente ‘Pop Economy’ e registrata nella sede della sua azienda alle porte di Varese, dove ha conosciuto gli intermediari londinesi che stanno gestendo l’affare.
Con loro anche David Platt, ex calciatore in forza a Bari, Juventus e Sampdoria che, forte della sua esperienza sui campi da calcio da giocatore ed allenatore, sta fornendo ai nuovi acquirenti inglesi una consulenza ‘sportiva’.
Ieri, l’ufficialità del cessione del Palermo alla società Futures Sports & Entertainment. “Mi hanno permesso di uscire bene dal Palermo di fare l’ultimo regalo alla città, di dare il Palermo a persone sicure e serie, con le possibilità economiche di fare un grande progetto”, ha spiegato Zamparini. “Ringrazio Clive (Richardson, ndr) che fa parte del gruppo acquirente e che è alla testa di un grosso gruppo inglese che – ha aggiunto – gestisce fra l’altro anche finanziariamente i giocatori che possono trovare un futuro con Clive in un investimento finanziario. Il calcio inglese è primo nel mondo ed è diventato meglio di noi nel mondo perché più organizzato”.
Calcio, le dichiarazioni dell’ormai ex presidente rosanero
“Di opzioni serie – ha chiarito ancora Zamparini – non ne ho avute tante. Cercavo acquirenti perché ho 77 anni, sono stanco e anche perché la piazza si è stancata di me”. Quella di Palermo, ha continuato, “è una piazza non solo affascinante ma anche una delle poche dove si potrà fare un calcio a livello mondiale perché ci sono forse 5 o 10 milioni di tifosi all’estero che tifano Palermo”.
Zamparini ha poi chiarito: “Allo stadio non ci andavo prima e non ci andrò nemmeno adesso perché non riesco fisicamente ed emotivamente a sopportare la partita. Sarò sempre tifoso del Palermo, la vedrò sempre registrata, poi se qualche giornalista si vuole divertire a sentire il mio parere…”. “E’ la fine della mia carriera? No, perché se mi stufo di stare fuori dal calcio, chi sa mai, posso pure rientrare. Io mi sento giovane, una delle cose che mi ha regalato Palermo e il calcio è di sentirmi ancora molto giovane”, ha concluso l’ormai ex patron dei rosanero.