ROMA (LaPresse) – Oggi Papa Francesco ha voluto riprendere l’impegno pastorale dei Venerdì della Misericordia.
Alle 15.30 è partito da Casa Santa Marta per una delle sue visite a sorpresa accompagnato da Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Questa volta Papa Francesco ha fatto visita a due realtà dell’estrema periferia sud di Roma.
La visita di papa Francesco
La prima lo ha portato nella zona di Trigoria, alla CasAmica Onlus, una struttura che accoglie persone malate che devono ricevere cure ospedaliere continue, accompagnate dai loro familiari. Si tratta di persone in difficoltà economiche molto gravi, che non hanno risorse sufficienti per provvedere al sostentamento primario quotidiano. Gli ospiti della struttura sono in maggioranza italiani ed arrivano dalle regioni del sud, costretti a spostarsi presso i grandi centri sanitari di Roma per le cure; presenti anche alcune famiglie provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa.
I pazienti ricoverati
Le strutture ospedaliere che assistono gli ospiti dell’Associazione affetti da patologie molto gravi, come tumori o leucemie, sono il Campus Biomedico, l’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il servizio offerto presso questi centri mette in evidenza il fenomeno delle “migrazioni sanitarie”, con l’aggiunta del carico di disagio e povertà che ne comporta.
Il Papa ha suonato alla porta ed è stato accolto dal personale in servizio che è rimasto attonito per la visita inaspettata. Al suo arrivo alcuni ospiti si trovavano nella grande cucina ed alcuni bambini nella sala giochi. Il Santo Padre si è fermato a giocare e a scherzare con loro, ha poi scambiato alcune parole di conforto con i genitori che lo hanno accolto con grande affetto, ascoltando con molta attenzione le loro sofferenze.
Il conforto a pazienti e famiglie
Quindi Papa Francesco – accompagnato dalla Presidente dell’Associazione CasAmica Onlus, la Dott.ssa Lucia Cagnacci Vedani – ha ascoltato la storia di Achille e di Andrei, due bambini di 13 e 11 anni affetti da malattia oncologica grave, ospiti nella struttura insieme ai loro genitori; quelle di Sandra e di Plamen provenienti dalla Bulgaria e quella di Arwa che arriva dal Marocco, bambini dai 3 ai 5 anni con malattie ematologiche; e infine il Sig. Orazio da Montalto di Castro, il Sig. Giuseppe da Cosenza e la Sig.ra Giosina da Acireale, accompagnati dai loro rispettivi coniugi, anche loro affetti da gravi malattie oncologiche. Prima di salutarli, il Papa ha lasciato una pergamena a ricordo dell’incontro e consegnato alcuni doni per le famiglie.