CATANIA – Via libera del Cdm alla dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, dopo il terremoto nel Catanese del 26 dicembre. I Comuni interessati e colpiti sono Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea, tutti in provincia di Catania.
“Il Governo ha dato risposta immediata per Catania”, ha scritto su Twitter il premier Giuseppe Conte. “Siamo vicini, in modo concreto, alle comunità colpite dal terremoto”.
Dal governo 10 milioni per le attività di soccorso e assistenza
Il Consiglio dei ministri ha disposto anche lo stanziamento di 10 milioni di euro. I fondi saranno utilizzati per le prime attività post-sisma nel catanese riguardanti soccorso e assistenza alle popolazioni colpite. Lo stanziamento sarà ‘a valere’ sul Fondo per le emergenze nazionali.
Protezione civile: “Nessun collegamento Etna con Stromboli”
La Commissione Nazionale Grandi Rischi, in seguito alla sequenza sismica e all’attività vulcanica che sta interessando l’area etnea, si è riunita a Roma. Dopo il vertice è stato spiegato che, allo stato attuale, i dati analizzati mostrano una sensibile diminuzione dell’attività. Ma “l’evoluzione di un fenomeno complesso, quale quello connesso all’attuale attività sismica ed eruttiva del sistema vulcanico etneo, è soggetta ad una elevata incertezza”. Nel corso della riunione, la Commissione ha rimarcato come le attività dei vulcani Stromboli ed Etna non siano legate in alcun modo. Così come sono del tutto indipendenti dalle dinamiche di altri vulcani italiani quali Vesuvio e Campi Flegrei.
Etna, seconda notte tranquilla sul vulcano, sismicità bassa
La notte scorsa sull’Etna è stata la seconda consecutiva passata senza nuovi eventi critici. L’attività sismica ha registrato sei piccoli terremoti. I valori del tremore dei condotti interni del vulcano, che segnalano l’energia del magma in risalita, sono ulteriormente calati, attestandosi su dati quasi rientranti nella norma. E la fase effusiva sembra lentamente regredire, con la lava ferma nella desertica valle del Bove. Resta invece ancora presente l’attività stromboliana da crateri e bocche sommitali, con esplosioni ed emissione di una vistosa colonna di gas e cenere lavica.
Zafferana Etnea: oltre 500 sfollati, tutti in hotel e alloggi
A Zafferana Etnea sono, al momento, 515 gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa del sisma di Santo Stefano. Sono 415 quelli alloggiati in alberghi del territorio, grazie alla convenzione della Regione Siciliana con Federalberghi. Un centinaio circa sono stati invece sistemati in strutture ricettive messe a disposizione dall’Opera Diocesana e dalla Caritas di Paternò che ha offerto la disponibilità dell’Oasi del Buon Consiglio. Lo rende noto il sindaco Alfio Vincenzo Russo sottolineando che “stiamo facendo di tutto per garantire la nostra comunità sotto tutti i punti di vista. Cercheremo di attutire più possibile i disagi e di colmare le ovvie preoccupazioni dell’intera comunità”.